Dopo un rallentamento dovuto all’emergenza epidemiologica da Covi-19, riprende a Carmagnola il progetto “Con il DNA di Fido, io mi fido!” avviato nel 2019 da un’idea dell’assessore Massimiliano Pampaloni.
L’intento del progetto è rendere rintracciabili i proprietari che non raccolgono le deiezioni dei loro cani in strada al fine di multarli. Lo scopo finale è di incentivare la raccolta delle deiezioni canine, contrastando la cattiva abitudine di non raccoglierle.
Test dna gratuito al canile municipale
Per questo i proprietari dei cani hanno l’obbligo di sottoporre il proprio animale all’esame del dna, se non è già stato fatto negli anni precedenti. I prelievi non sono invasivi, vengono effettuati mediante tampone salivare e l’analisi del dna è a cura del laboratorio di genetica dell’Istituto Zooprofilattico di Torino. Rivolgendosi al canile il test sarà gratuito, previo appuntamento da richiedere al numero di telefono 333.8361191, dal lunedì al venerdì, dalle ore 14 alle 17.
Tutela della salute pubblica
L’assessore Pampaloni sottolinea quanti siano gli aspetti positivi dell’iniziativa: «Si tutela la salute pubblica, si risolve un problema di decoro urbano e si rendono rintracciabili i cani in ogni circostanza».
L’aspetto più importante è certamente quello della tutela della salute pubblica. Le parassitosi a ciclo oro-fecale dei cani hanno un ben conosciuto potenziale zoonosico, trovano nell’ambiente la principale fonte di infestazione e possono essere infettive per un lungo periodo di tempo. Oltre ai parassiti, attraverso le feci i cani possono eliminare, seppure più raramente, virus e batteri, come Norovirus, Salmonella e Campylobacter.
Il profilo genetico di ciascun cane, una specie di impronta digitale, verrà inserito in una banca dati che sarà preziosa anche per identificare l’animale in caso di furto o smarrimento, qualora il microchip non fosse più leggibile, o nell’accertamento delle parentele.