Nella giornata di domani, giovedì 12 ottobre, il sindaco di Moretta Gianni Gatti partirà alla volta di Edimburgo, in Scozia. Partirà assieme ad una delegazione dell’amministrazione morettese, composta dalla vicesindaco Emanuela Bussi e dall’assessore Giuseppe Serafino.
Venerdì 13 sarà chiamato ad intervenire all’Università di Edimburgo nel corso dell’ultimo workshop promosso dall’università sulla figura di David Rizzio (Davide Riccio). Rizzio fu il morettese divenuto segretario di corte della regina Maria Stuarda nel Sedicesimo secolo. Fu assassinato a corte da una congiura di notabili scozzesi capeggiata dal re, e marito di Maria Stuarda, Lord Darnley.
La figura di Riccio, nato a Pancalieri ma cresciuto alla corte dei Solaro, ha visto il Comune di Moretta finanziare la stampa di una biografia sulla sua figura e intrecciare rapporti con le istituzioni scozzesi.
«Ancora numerosi misteri – spiega il sindaco Gatti – si celano dietro la figura di Rizzio. Il suo ruolo culturale e politico, la sua influenza artistica non sono ancora stati studiati a livello accademico. La sua figura, sia in Italia che in Scozia, è poco conosciuta. In questo contesto nasce la ricerca della professoressa di letteratura italiana all’Università di Edimburgo Emanuela Patti. Con un contributo della Royal Society of Edinburgh, ha avviato un progetto di studio e promosso tre incontri accademici. Proprio al terzo di questi workshop siamo invitati a partecipare e intervenire».
Alcuni mesi fa il sindaco Gatti aveva consegnato alla biblioteca di Holyrood House, la residenza reale dove Rizzio venne assassinato, il volume sulla vita dell’illustre morettese. Il 6 settembre scorso la professoressa Patti è stata ospite a Moretta per un incontro sui prossimi progetti.
«Questo nuovo viaggio in Scozia – conclude Gatti – ci sprona a proseguire questo progetto culturale dandogli ulteriore vigore. È un onore per Moretta prendere parte ad un momento importante così lontano dall’Italia. Lavoreremo per dare maggiore impulso alla valorizzazione del personaggio. Ci piacerebbe organizzare un evento pubblico in primavera attorno alla figura di Rizzio, con la presentazione della sua storia alla comunità. È un’azione di arricchimento culturale, importante non solo per il contesto locale, ma dai contorni più ampi».