Oggi, 18 marzo, bandiere a mezz’asta al Comune di Saluzzo per la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.
«Esattamente un anno fa – dice Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo – eravamo in municipio a gestire i primi giorni di un’emergenza sanitaria, che oggi non è ancora terminata, e leggevamo le notizie che giungevano da altre parti d’Italia, dove la situazione dei contagi era già drammatica, come a Bergamo dove i mezzi dell’esercito facevano la spola all’ospedale per portare via le salme. In 12 mesi a Saluzzo ci sono stati 53 morti per Coronavirus. Un prezzo altissimo anche per la nostra città. Deceduti che per noi che ci conosciamo quasi tutti sono nomi, volti, storie, affetti che questa terribile pandemia ci ha portato via per sempre».
«Ora tocca a noi portare avanti l’impegno di queste vittime per continuare a costruire una comunità sempre più coesa, sensibile e capace, nonostante tutto, di guardare al futuro con speranza e positività. Lo dobbiamo a chi non c’è più, a noi stessi e ai nostri figli, generazione che da un anno a questa parte ha forse pagato più di altri le restrizioni e le limitazioni per evitare una diffusione senza controllo del Covid».
A ieri (17 marzo), i positivi in città erano 89.
Il sindaco ed altri esponenti dell’Amministrazione civica si sono ritrovati di fronte al municipio di via Macallè alle 11 per osservare un minuto di silenzio di fronte alle bandiere a mezz’asta, nello stesso momento in cui il presidente del Consiglio Mario Draghi giunge a Bergamo. Il Comune di Saluzzo ha deciso di aderire all’invito dell’Anci per questa commemorazione.