La frazione Tetti Cavalloni sarà ancora una volta il cuore della sagra
Nella giornata di domenica 24 settembre si terrà la ventunesima edizione della sagra del pane di Piobesi. L’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, ha conquistato il suo spazio nel panorama delle manifestazioni legate ai prodotti tipici e alle tradizioni locali. A partire dalle ore 10 saranno allestite: la mostra mercato dei prodotti tipici legati alla tradizione e alle radici popolari agricole e un’esposizione di trattori d’epoca.
La Filiera della Farina di Stupinigi proporrà gratuitamente i laboratori didattici di panificazione per adulti e bambini. Sarà possibile assistere alla dimostrazione della produzione del pane a partire dal chicco di grano e fino alla cottura nello storico forno a legna dei Tetti Cavalloni.
Dal chicco di grano alla pagnotta
La Filiera in Fiera porta in piazza l’intero processo. Si parte dai covoni di grano tenero raccolti in campo con la mietitura e, passando attraverso la trebbiatura con una trebbia d’epoca, si arriva alla separazione dei chicchi di grano dalla paglia.
I chicchi poi vengono macinati a pietra per farne farina integrale o semintegrale di tipo 2 o tipo 1 che, impastata con acqua, sale e pasta madre può diventare pane, focaccia o pizza. Gli impasti dopo essere lievitati vengono cotti in un forno a legna. Il processo è raccontato dagli attori della filiera: agricoltori, mugnai, panificatori e produttori di formaggi.
Immancabili la presentazione e la degustazione del dolce“Caritôn”, che si fregia della Denominazione Comunale. Nella prima edizione del concorso “Pane & Fantasia” i panettieri si sfideranno per dare forme e sapori nuovi al re della cucina mediterranea. La premiazione è in programma alle 17.
“AllegraMENTE”
“AllegraMENTE con le mani in pasta” è lo slogan di un laboratorio di manipolazione con la pasta di sale per bambini dai 3 ai 10 anni, tenuto gratuitamente da Enrica Corso a partire dalle 14. “I giochi di Joy” in legno saranno a disposizione nelle strade della frazione a partire dalle 10. Mentre dalle ore 15 alle 18 la musica itinerante sarà a cura della Junior Band della Filarmonica Piobesina.
“Pane in Fiera”
La partecipazione al concorso fotografico “Pane in Fiera” è gratuita e libera. I vincitori verranno premiati in occasione della Fiera Autunnale di Piobesi del 19 novembre. I moduli d’iscrizione e il regolamento saranno a disposizione al punto Informativo di Tetti Cavalloni. La foto vincitrice sarà pubblicata negli opuscoli informativi della Sagra del Pane 2024. Si potrà visitare la mostra “La Sagra in uno scatto”, con le immagini scattate a partire dal 2015.
Nel centro storico di Piobesi, in piazza Papa Giovanni XXIII è in programma alle ore 9 la partenza della corsa podistica di 5 Km non competitiva Strapiobesi. E’ organizzata da Sportinsieme, ci si potrà iscrivere a partire dalle ore 8, pagando 5 euro, la corsa si concluderà alla canonica di Tetti Cavalloni. Inizierà invece alle ore 9.30 in piazza Vittorio Veneto il raduno delle Vespe Piaggio.
I partecipanti potranno salire sulle torre del castello medioevale e partecipare alla passeggiata guidata da Dario Vernassa, intitolata “Il parco e i 4 sensi”. Interessanti anche le visite guidate alla chiesa di San Giovanni ai Campi, risalente al X secolo. Le visite inizieranno alle ore 14.30 e saranno curate da Carignano Progetto Cultura e Turismo.
Il “Caritôn” di Piobesi, dolce “povero” della tradizione piemontese
Il termine “Caritôn” affonda le sue radici nelle tradizioni rurali locali, abbinato al dolce anticipatore del tradizionale panettone natalizio. Un tempo veniva confezionato con gli avanzi della pasta preparata per il pane, a cui si aggiungevano un po’ di zucchero e l’uva fragola.
Gli acini interi, inseriti nell’impasto, conferiscono al dolce una colorazione vivace e caratteristica. Il “Caritôn” non è una esclusività di Piobesi Torinese, poiché viene confezionato anche dai panettieri e pasticceri dei paesi limitrofi: Castagnole Piemonte, Carignano, Pancalieri, Vinovo, Virle e Osasio.
La produzione del “Caritôn” è il frutto dell’ingegno degli affiliati alle confraternite laiche, che, fin dal 1700, producevano i cosiddetti “Pani della carità”, utilizzando l’uva fragola in autunno e nella prima parte dell’inverno. I Pani della carità venivano benedetti ed elargiti ai poveri dalla chiesa e dalle confraternite in occasioni particolari: in genere durante le festività maggiori o le feste patronali.
Il termine che designa il dolce è diffuso in una vasta area, che va dal Po alle Langhe, dal Roero all’Astigiano. Tuttavia il termine “Caritôn” si riferisce a dolci di vario genere che, pur avendo un’origine comune, si differenziano per la forma e gli ingredienti. Si presenta oggi come una focaccia piatta.
La forma più antica di Caritôn è ancora oggi confezionata a Castagnole Piemonte e nella borgata Tetti Cavalloni di Piobesi. Gli ingredienti per l’impasto sono: pasta del pane (preparata con farina 00, acqua, sale fino e lievito di birra, eventuale strutto), burro, zucchero, uva fragola (Vitis lambrusca o Vitis vinifera) fresca o appassita naturalmente per poche ore, olio d’oliva, scorza di limone, eventuali uova fresche. Il Caritôn viene venduto a peso nel tradizionale sacchetto del pane o avvolto in cellophane da confezione.