Giovedì 21 marzo, a Vinovo, nella Sala degli Affreschi del Castello della Rovere, il sindaco Guerrini, emozionatissimo perché coinvolto in prima persona in un iter lungo 9 anni, ha presentato l’ambizioso progetto che darà una nuova vita all’ex ospedale Cottolengo della città. Attraverso una capillare opera di ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli spazi, la Piccola Casa della Divina Provvidenza di Vinovo, costruita nel 1891 dall’ingegnere Caselli, diventerà un punto di riferimento per attività formative, culturali e sociali perché “Il restauro non mira solo a migliorare l’aspetto architettonico dell’edificio, ma anche ad accrescere la qualità della vita dei residenti” fa sapere Guerrini.
Il progetto è stato sviluppato dal team Settanta7 e sarà realizzato da Secap in ATI con il Consorzio San Luca.
I lavori si svolgeranno su un edificio storico che è stato voluto dalla comunità di Vinovo del tempo, tanto che la sua costruzione non ha visto l’intervento di particolari mecenati ma è stata finanziata dalla comunità stessa che ha dato un consistente aiuto da parte degli artigiani del luogo per la sua stessa edificazione. Si tratta di un edificio radicato nel cuore e nella storia dei cittadini. Per questo motivo è stato scelto un approccio conservativo, in grado di preservarne il più possibile l’aspetto originario e la sua più intima essenza. I lavori creano una perfetta combinazione tra elementi nuovi e antichi, per rispettare la conservazione dell’aspetto storico e, nel contempo la funzionalità delle attività future, come ha spiegato Matteo Valente, Partner & Area Manager di Settanta7. Questo ha implicato notevoli sfide realizzative la principale delle quali è quella di “rendere il complesso fruibile in termini di accessibilità, percorribilità e sicurezza.”
Giuseppe Provvisiero, amministratore unico di Secap ha poi sottolineato che “Il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente è da sempre al centro delle attenzioni dell’azienda”. Il progetto rappresenta un esempio tangibile di come si possa rispettare i criteri di sicurezza promossi dall’Unione Europea mantenendo la storia e la tradizione di un edificio che è diventato parte integrante della vita del territorio.
Il sindaco Guerrini ha precisato che “La rifunzionalizzazione prevede la suddivisione degli spazi in due elementi principali: uno destinato a una scuola specialistica e professionale e il restante ad associazioni locali con finalità socio-culturali e sportive. Il risultato del nuovo disegno dello spazio esterno è un luogo aperto e dinamico, circondato da alberi, parcheggio delle biciclette. Un punto di incontro, e condivisione per l’intera comunità.”
La riqualificazione urbana favorirà l’aggregazione dei giovani aumentando le possibilità di incontro e scambi sia locali che nazionali ed europei. Le associazioni e gli artisti del territorio potranno disporre di spazi destinati allo sviluppo delle attività culturali. Saranno ospitate anche attività volte favorire l’inclusione sociale