Antonio Saroglia, figlio del carmagnolese Domenico Saroglia, deportato nel campo di Luckenwalde e qui destinato al lavoro coatto, ha ricevuto la medaglia d’onore che il Presidente della Repubblica ha voluto conferire ai cittadini, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, e ai famigliari dei deceduti. La cerimonia si è tenuta lo scorso mercoledì 26 gennaio presso la Prefettura di Torino.
Domenico Saroglia, nato il 16 luglio 1908, venne rastrellato dalle truppe tedesche il 9 settembre 1943 a Milano. Venne deportato in Germania a Luckenwalde e qui rinchiuso nel campo di concentramento destinato a prigionieri politici e militari. Saroglia fu trasferito in un altro campo di lavoro nel 1944 e riuscì a tornare in Italia nel 1945, dopo la liberazione.
Per rinnovare la memoria della tragedia della deportazione, della guerra e dell’Olocausto, alla cerimonia era presente anche il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio in rappresentanza della città. Oltre al Prefetto Raffaele Ruberto, hanno partecipato anche il sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo e il consigliere regionale Andrea Cerutti (nell’immagine insieme ad Antonio Saroglia).
Commenta il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio: «Ho partecipato con commozione alla cerimonia organizzata dalla Prefettura, per rendere partecipe la città di questo momento importante, dedicato al nostro concittadino Domenico Saroglia, che ha subito la deportazione. Queste cerimonie sono importanti per mantenere sempre viva la memoria della nostra Storia e per testimoniare la vicinanza delle istituzioni alle famiglie che sono state vittime della violenza del conflitto».