In occasione della tappa torinese della 1000 Miglia 2024, le foto della Bottega del Ciabattino di Franco Senestro saranno esposte al MauTo per ripercorrere la corsa nella storia.
La 1000 Miglia partirà da Brescia martedì 11 giugno e dopo essere passata per Bergamo, Novara e Vercelli, arriverà a Torino per il primo traguardo di tappa. Il convoglio proseguirà poi il percorso fino al 15 giugno con arrivo a Brescia.
La mostra al MauTo si intitola “Un viaggio lungo Mille Miglia”; sarà possibile visitarle dal 12 giugno al 29 settembre. L’esposizione, con le foto di Senestro proporrà anche manifesti e opere grafiche; sarà curata da Ilaria Pani e Paolo Mazzetti. Racconterà tre date simbolo della 1000 Miglia. la prima partenza del 1927, il passaggio a Torino nel 1947 e l’edizione in cui accadde l’incidente di Alfonso De Portago che causò 11 morti nel 1957.
Le foto dell’archivio di Franco Senestro si riferiscono all’arrivo a Torino nel 1947.
Nello scatto qui sopra è ben visibile il Conte Biscaretti di Ruffia (col berretto bianco), fondatore del Museo dell’Auto di Torino.
Le Millemiglia delle idee
Nella giornata di apertura della mostra, mercoledì 12 giugno, dalle 17 alle 19, il MAUTO presenta inoltre la 2° edizione delle Millemiglia delle idee dal titolo “Passaggi e paesaggi. Come la corsa più bella del mondo svela e rivela la storia e la geografia d’Italia”: la rassegna di interventi e storie curata da Gianluigi Ricuperati che nel 2023 aveva inaugurato le celebrazioni per i 90 anni del Museo, portando esponenti dell’umanesimo contemporaneo a parlare di cultura dell’Automobile.
Si alterneranno nella piazza del MAUTO nomi di spicco del panorama culturale italiano per esplorare i diversi modi con cui la corsa più importante d’Italia si è intrecciata con le vicende storiche del Paese, con il paesaggio e con i temi, oggi fondamentali, della mobilita sostenibile.
Gli interventi
Francesco Filippi, uno degli storici rivelazione degli ultimi anni, racconterà cos’era il nostro Paese quando la Mille Miglia ha debuttato, in piena era fascista.
Valerio Magrelli, il più grande poeta italiano, alternerà invece letture di testi suoi e di Vittorio Sereni, che alla Mille Miglia ha dedicato una lirica contenuta nel capolavoro ‘Diario d’Algeri’, pietra miliare della poesia del Dopoguerra, esplorando così un’Italia diversa, uscita dalla tragedia bellica mondiale.
Ottavio di Brizzi, direttore editoriale del Touring Club Italiano, prendendo spunto dalla sospensione della gara nel 1957 a causa di un incidente, contribuirà a esplorare il tema del racconto del paesaggio della ‘penisola del tesoro’, fra turismo, sport e cultura.
Elisa Gallo, attivista della “mobilità dolce”, condurrà un viaggio nel futuro-presente del paesaggio urbano, portando le istanze dei ‘30 km/h’ in un contesto diverso da quello in cui di solito si dibatte di bicicletta e città.
Chiuderà il fotografo Gigi Cifali, che mostrerà le immagini di un periodo che la Mille Miglia, sospesa fino agli anni Novanta, non ha testimoniato, ovvero gli anni ‘70, nei quali il legame tra auto e paesaggio ha assunto i connotati dello scontro sociale e dell’incubo terrorismo, culminato con la simbolica ‘Renault 4’ in cui fu ritrovato il cadavere del Presidente Aldo Moro.