Ci ha lasciati in questo periodo così triste e difficile Stefano Baravalle, classe 1931.
Con lui non è andato via solo un murellese “doc” ed un alpino fedelissimo, è andato via un pezzo di storia solo della sua famiglia e dell’intero paese: «Il tuo affetto sincero non morirà mai; non dimenticheremo quanto hai donato alle associazioni dei bambini bisognosi, quanto ti sei prodigato per il tuo paese, ricorderemo le tue parole, le tue esperienze giovanili legate alla guerra, il tuo attaccamento al corpo alpino, i tuoi grandi e nobili valori».
Nella funzione di commiato, durante l’omelia il Diacono ha ricordato chi era Stefano Baravalle: «Sempre cosciente del valore della vita fatta di molteplici sfumature, preghiera, silenzio, dialogo interiore, relazioni umane autentiche, volontà, cura di sé e del proprio paese». Erano presenti i gruppi alpini che lo hanno salutato nel modo a lui più caro: la lettura della preghiera dell’alpino. «Stefano non sei più con noi, non ti vedremo più alle sfilate dei trattori storici, agli eventi dei gruppi alpini di Murello e dei paesi limitrofi, sembri scomparso per sempre, fortunatamente non è così, nessuno muore finché vive nella mente e nel cuore di coloro che lo conobbero e gli vollero bene».