Attraverso riflessioni e dibattiti, la scuola secondaria di 1° grado di Villastellone condivide le proprie iniziative per il Giorno della Memoria
Lo scorso fine dicembre, la classe 3B dell’I.C. Carmagnola 3 del plesso di Villastellone è stata protagonista di un ciclo di lezioni speciali. Attraverso l’insegnamento dell’educazione civica, hanno strutturato un percorso interdisciplinare tra tecnologia, arte, storia e scienze motorie.
Si è partiti con la definizione di sistema concentrazionario e la sua nascita all’interno degli Stati che hanno subito regimi totalitari nella prima parte del Novecento. Si è passati poi all’analisi dell’organizzazione dell’arcipelago Gulag in Russia, della rete di campi di concentramento e di sterminio in Germania e in Italia.
Oltre alla ricostruzione storica, l’insegnante di storia, la prof.ssa Curcio, ha messo in evidenza le analogie e le differenze tra i due sistemi, le bugie e i pregiudizi su cui poggiavano le persecuzioni. La lettura delle fonti è avvenuta attraverso brani tratti da romanzi storici solitamente non contemplati dai libri di letteratura tradizionali.
Autori come Sepetys, Palumbo, Solženicyn, i cui testi ricostruiscono le vicende personali dei protagonisti, hanno permesso di soffermarsi sul clima di complice silenzio e di colpevole indifferenza che circondava tali eventi.
Dopo questa parte introduttiva si è sottolineato come i rastrellamenti avvenissero in tempi strettissimi, chiedendo alle persone di preparare in pochissimo tempo un bagaglio con gli oggetti più importanti, nell’illusione vana di riaverli al loro arrivo.
Successivamente è stato assegnato un compito di realtà. Agli alunni, divisi in gruppi, è stato chiesto di immaginare di dover partire per una località ignota e di dover preparare una valigia in soli venti minuti di tempo.
Attraverso le riflessioni degli allievi sono emerse le emozioni, preoccupazioni, passioni, ansie, legate agli oggetti che non avrebbero voluto dimenticare.
Questo processo ha aiutato gli studenti a mettersi nei panni dei loro coetanei che sono stati costretti a fuggire o sono stati deportati e, in tali frangenti, hanno perso la vita.
Con il prof.re Stramandinoli, docente di tecnologia, e con la prof.ssa Marsico, docente di sostegno, i ragazzi hanno costruito delle valigie, trasformando delle vecchie scatole e riempiendole con gli oggetti selezionati.
I docenti hanno guidato i ragazzi nella realizzazione dei materiali. Le tavole del disegno tecnico sono diventate, oltre a un compito da realizzare, strumenti utili alla realizzazione pratica degli oggetti. Questo processo ha coinvolto in modo attivo gli alunni, valorizzando soprattutto quelle intelligenze che durante l’attività didattica consueta, a volte, hanno difficoltà ad emergere.
Una lezione successiva è stata dedicata alla visione di alcune interviste rilasciate dalla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta allo sterminio nazista. Nella sua testimonianza veniva ricordata l’espulsione dalla scuola e la totale indifferenza da parte della maggior parte delle compagne e degli insegnanti.
A seguito di ciò, i ragazzi hanno espresso le loro opinioni e sono emerse riflessioni per nulla scontate e piuttosto amare. Si è parlato della pericolosità del disinteresse di quanto avveniva, sulla potenza dei mezzi di comunicazione nel convincere l’opinione pubblica, sulla possibilità di una rinascita di sentimenti razzisti e sul cambio di prospettiva di chi viveva a fianco degli ebrei deportati.
È emersa l’esigenza di leggere assieme la Costituzione italiana e tutti i principali diritti in essa enunciati. Tali diritti vengono sistematicamente calpestati negli Stati totalitari. Dal confronto è emersa subito la netta contrapposizione con il passato traumatico, quale antidoto a tutte le forme di violazione dei diritti e di aperta condanna a ogni forma di razzismo e discriminazione.
Un’ultima lezione è stata affrontata dal prof.re Pirocca, docente di scienze motorie il quale, nell’ambito dell’uso responsabile della bicicletta, dedicherà uno spazio alla figura di Gino Bartali. Dichiarato Giusto fra le Nazioni per il suo apporto nell’aver “fatto viaggiare” documenti che avrebbero aiutato la fuga di diverse famiglie ebree.
I prodotti dei ragazzi saranno esposti all’interno della scuola secondaria di primo grado, nel plesso di Villastellone. I genitori degli alunni potranno visionarli fino a febbraio.
Il giorno della memoria ha visto i ragazzi protagonisti e partecipi di qualcosa che hanno percepito come vivo. Inoltre, realizzando un prodotto significativo e importante, hanno messo in atto le loro competenze. Competenze intese come il risultato di una pratica, di una riflessione e di una interiorizzazione del processo di apprendimento in linea con la certificazione delle competenze in chiave europea.
Continuano gli appuntamenti
Un altro evento è in programma presso la Biblioteca scolastica “R. Assom” dell’I.C. Carmagnola 3 del plesso di Villastellone. L’attività coinvolgerà un gruppo di studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado. Oggi, 17 gennaio dalle ore 15 alle 16, si svolgerà il primo torneo amatoriale di debate dell’Istituto.
I ragazzi hanno approfondito, sotto la guida della prof.ssa Curcio, un tema da loro scelto. In due squadre contrapposte dovranno riuscire a convincere una giuria formata da docenti, genitori, ed alunni, rispondendo al fuoco incrociato delle possibili domande poste dai giurati.
Le tematiche selezionate sono attuali per la zona del carmagnolese e non solo: presenza di centrali/depositi di scorie nucleari. I ragazzi hanno lavorato con costanza, incontrandosi nei pomeriggi del mercoledì sotto la supervisione dell’insegnante, ascoltando lezioni, approfondendo tecniche di strutturazione dei discorsi, partecipando a giochi e utilizzando nuove tecnologie.
Le discussioni sono state sollecitate in modo costruttivo, muovendo le obiezioni sempre in modo molto vivace, ma educato e collaborativo. Ogni squadra ha cercato di colmare eventuali lacune e mancanze, esercitandosi nel dialogo.
Ne è scaturito un gruppo coeso e affiatato, che ha trasformato gli iniziali punti di debolezza in punti di forza.