Lunedì 14 marzo è la Giornata Internazionale della Matematica. L’Istituto di Istruzione Superiore Baldessano Roccati di Carmagnola ha organizzato per la ricorrenza una mattinata dedicata agli studenti del terzo istituto comprensivo della città. I ragazzi sono attesi dalle 8.30 al Palazzetto dello Sport di corso Roma per cimentarsi in attività che spazieranno dalla logica alla letteratura passando per la teoria dei numeri e la topologia. Saranno guidati da Claudia Maero della Biblioteca Civica e dagli studenti del Baldessano Roccati, formati dai loro docenti di matematica, la professoressa Sara Gaido, il professor Luca Ravera e il Professor Luca Finazzi. Il progetto vuole mettere a contatto i diversi livelli scolari, dalla primaria alla superiore di secondo grado, per avvicinare i bambini alla matematica. E magari accendere quella passione per l’insegnamento nei più grandi di cui c’è tanto bisogno.
Il 14 marzo
La data del 14 marzo è stata scelta nel 2019 dall’Unesco per rappresentare la giornata internazionale della matematica.
E perché proprio questo giorno?
Perché nella notazione anglosassone il 14 marzo si scrive “3.14” (loro scrivono prima il mese e poi il giorno). Una sequenza di cifre ben nota agli studenti di tutto il mondo ma non solo: sono le prime tre cifre del pi greco, uno tra i numeri più famosi nella storia dell’uomo.
Definito come il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro, questo numero venne da subito amato da tutti i matematici. Il pi greco è un numero trascendente e irrazionale, le sue infinite cifre dopo la virgola infatti non si ripetono in schemi fissi (come per esempio i numeri decimali periodici).
Il Pi Day
Dal 1988 si festeggia il Pi Day, sostituito nel marzo del 2020 dall’ IDM (International Day of Mathematics). Il tema di quest’anno è “La Matematica Unisce”, messaggio più che mai attuale vista la situazione geopolitica che il 2022 ci ha purtroppo regalato.
La matematica da sempre unisce, i popoli, le idee, le speranze. Basti pensare ai numeri che usiamo tutti i giorni: nascono in India nel 400 a.C. circa, vengono importati in Medio oriente da astronomi arabi. Da qui raggiungono l’Europa grazie al figlio di un mercante, il pisano Fibonacci , che nel Nord Africa ne carpisce i segreti e li insegna ai mercanti italiani ed europei nel XIII secolo. Certo, non tutti furono subito entusiasti di questa nuova numerazione, straniera, araba. Ma la matematica generalmente se ne infischia dei confini, e così la comodità delle cifre arabe nelle
operazioni rispetto a quelle romane superò di gran lunga lo scetticismo.