Ex caseificio Oreglia liberato da vegetazione, sarà nuovo polo scolastico

L’unione fa la forza.  E’ un po’ questo il motto che hanno adottato gli amministratori rifreddesi per incominciare il lungo cammino che nelle loro intenzioni dovrebbe portare l’area dismessa da ormai più di 25 anni dell’ex caseificio Oreglia a diventare un polo scolastico.

Primo atto di questo percorso l’esercitazione che ha coinvolto le squadre di Protezione Civile ANA di Rifreddo, Revello, Barge, Verzuolo ed Envie nonché il nucleo Anti Incendi Boschivi di Rifreddo e che ha consentito di liberare gli immobili  dall’ormai rigogliosissima vegetazione spontanea cresciuta in un quarto di secolo  di abbandono. Di buon mattino, infatti, una ventina di volontari armati di motoseghe, roncole, decespugliatori mezzi agricoli e cippatore si sono avventati sugli alberi, sui rovi  e sul resto della vegetazione ripulendo l’area esterna del fabbricato e cominciando poi a sistemare anche alcune parti interne.

«Il cambio – spiega il vice-sindaco Elia Giordanino – di aspetto dei circa 8000 metri quadri dell’area è stato davvero impressionate e ci consente ora di poter guardare ai futuri interventi con più tranquillità. Infatti, ancora prima di conoscere gli esiti della nostra domanda sui finanziamenti scolastici del PNRR abbiamo intenzione di utilizzare una piccola porzione del terreno verso piazza della Vittoria per  un area idonea per il Progetto +Api, promosso dalla fondazione CRC di Cuneo». Riguarda la creazione di un area verde in grado di favorire la biodiversità e la vita del prezioso insetto ma che attraverso l’impegno dell’azienda agricola Crespo Danilo di Rifreddo, migliorerà fin da subito anche l’impatto estetico della struttura dell’ex caseificio sul lato di piazza della Vittoria. Ovviamente poi si spera nella realizzazione del polo scolastico che è il grande sogno degli amministratori rifreddesi.

«Per conoscere – spiega il primo cittadino Cesare Cavallo – l’esito della partecipazione al bando sull’edilizia scolastica scaduto e fine febbraio ci vorranno ancora alcuni mesi. Nel frattempo cercheremo comunque di proseguire migliorando (con lavori in economia) l’area e mettendola totalmente in sicurezza e liberandola dai tanti materiali abbandonati sulla stessa. Nelle scorse settimane abbiamo già provveduto a recintarne la parte che da su via Monsignor Borghino e nelle prossime cominceremo a rimuovere le materie plastiche, il cartone ed i rifiuti contenuti nei vari magazzini».

Il lavoro sicuramente impegnerà il Comune per parecchio ma grazie alla comunità di intenti che si  è creata con le associazioni di volontariato locali non dovrebbe far impegnare agli amministratori rifreddesi grandi risorse economiche. «L’aiuto dei volontari – conclude la consigliera Cristina Rolando che da sempre segue le associazioni – è per noi  fondamentale e senza di loro spesso non riusciremmo a realizzare  i nostri obiettivi di amministrativi. Per questo ci tengo a ringraziare tutte le squadre di protezione civile ANA, la squadra AIB di Rifreddo, i rispettivi capisquadra, i coordinamenti locali di Protezione  Civile e AIB, per l’impegno che ha consentito rendere un’area centrale del nostro bel paese più sicura e decorosa». 

redazione

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