Casanova, il “no” al deposito di scorie nucleari alla festa di S. Antonio Abate

Si è svolta domenica 17 gennaio la festa di sant’Antonio Abate a Casanova.

Oltre 150 mezzi agricoli e alcuni animali sono stati benedetti in occasione della festa del protettore dei contadini e del bestiame.

Il Parroco don Iosif Patrascan che ha presieduto la celebrazione ci tiene a ricordare: «Abbiamo pregato insieme alle parole del nostro Arcivescovo che ci ha inviato una lettera per dimostrare la sua vicinanza in occasione di questa festa che quest’anno avviene in un momento dove proprio Casanova è al centro dell’attenzione».

Quest’anno infatti, la festa è stata molto sentita tenuto conto delle ultime notizie legate alla proposta di realizzazione di un deposito di scorie radioattive proprio nel territorio di Casanova.

Nella lettera inviata da Nosiglia, tra i molti temi ambientali trattati, si legge: «Fratelli e solidali, in una tutela del territorio che non significa soltanto dire dei “no”, ma piuttosto e prima dei “si” a uno sviluppo sostenibile, solidale, pulito. E rispettoso di quel lavoro che secondo la tradizione ha sempre caratterizzato il nostro mondo agricolo».

Don Iosif ha anche baciato simbolicamente la terra, come faceva suo padre in Romania ogni giorno, simbolo di amore verso la terra ed il creato che, come ha detto più volte Papa Francesco, va preservata e rispettata.

Durante l’offertorio sono stati portati all’Altare due cesti contenenti molti prodotti e ortaggi che vengono coltivati nella zona.

Presenti a pregare insieme ai tantissimi fedeli e parrocchiani, molte autorità tra cui il Sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio, gli Assessori e Consiglieri comunali, il Presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia, alcuni Assessori e Consiglieri regionali tra cui gli assessori Fabrizio Ricca e Maurizio Marrone.

Sono intervenuti anche alcuni parlamentari piemontesi: Augusta Montaruli, Marzia Casolati, Roberta Ferrero, Daniela Ruffino e Osvaldo Napoli.

Il Sindaco durante la Messa nell’antica Abbazia cistercense ha letto una preghiera scritta da Papa Francesco e inserita nell’Enciclica “Laudato Sì”, le cui parole ricordano l’importanza di pregare e di effettuare gesti concreti per il creato e per chi lo abita.

Presenti anche moltissimi giornalisti di giornali e Tv sia locali che nazionali.

Il Parroco di Salsasio, Casanova e Vallongo ci tiene inoltre a fare i ringraziamenti a nome di tutta la parrocchia casanovese: «Grazie a tutti i collaboratori che hanno organizzato la celebrazione e grazie a tutti coloro che erano presenti, in particolare tutti quelli che si sono prodigati per la gestione ed il servizio della celebrazione. Ringraziamo anche il comandante dei carabinieri, la polizia locale di Carmagnola e le GIAV per la loro presenza e per aver garantito la sicurezza. Grazie alle autorità ed ai giornalisti presenti in modo molto numeroso. È stato bello vedere molti giovani che hanno dimostrato il proprio amore per la Chiesa e per il suo e nostro territorio!».

In conclusione della celebrazione si è anche svolto un piccolo concerto di campane suonate con grande maestria da Marco Di Gennaro, docente di lettere e religione e collaboratore dell’ufficio beni culturali della Diocesi di Torino per l’ambito “Campanili e campane”. Il video con il concerto campanario è visibile su YouTube cercando l’autore “digema85”.

Il Presidente del Consiglio regionale piemontese Stefano Allasia, intervistato in conclusione delle celebrazioni religiose ha sottolineato che: «Siamo al lavoro per supportare il territorio di Carmagnola ma anche del Chivassese in questa battaglia e per chiedere al Governo maggiore partecipazione in decisioni come queste.» E’ previsto infatti un consiglio regionale aperto proprio per discutere di questo delicato argomento.

Ivan Quattrocchio

redazione

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