Il Comune distribuisce 150.503,04 Euro di contributi statali e regionali per il sostegno alle strutture private e pubbliche che forniscono servizi educativi alla prima infanzia (nidi, micro nidi, baby parking, nidi in famiglia).
Nella seduta di Giunta di martedì 16 febbraio l’Amministrazione comunale di Carmagnola ha approvato la bozza di convenzione e le modalità di erogazione del contributo statale e regionale di 150.503,04 Euro a favore delle strutture che erogano servizi per la prima infanzia (nidi, micro nidi, baby parking, nidi in famiglia) sia privati sia pubblici.
I finanziamenti, di cui 102.000 euro di provenienza statale e 48.000 disposti dalla Regione Piemonte, costituiscono una risorsa importante per i servizi per la prima infanzia. Sono stati pesantemente messi in difficoltà dalla pandemia di Covid 19 e costretti a chiudere per diversi mesi. Proprio in conseguenza alla pandemia il Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione è stato incrementato con il Decreto Legge 34 del 2020. In aggiunta a queste risorse, la Regione Piemonte ha disposto l’erogazione di ulteriori finanziamenti per il sostegno al settore e alle famiglie. Nell’estate 2020, la Regione ha condotto una rilevazione del numero delle strutture pubbliche e private eroganti servizi alla prima infanzia e sul numero degli iscritti al 31/01/2020.
Le strutture a Carmagnola
Sul territorio di Carmagnola, a fine gennaio 2020 risultavano iscritti ai servizi per la fascia 0-2 anni, 136 bambini, distribuiti in 10 strutture private e in 1 struttura pubblica. Sulla base di questi dati al Comune di Carmagnola sono stati assegnati complessivamente 150.503,04 Euro. Equivalgono ad un contributo pro capite per iscritto di 1.106,64 Euro.
Le risorse saranno pertanto distribuite a ciascuna struttura, sulla base del numero di bambini iscritti al 31/1/2020. Secondo quanto disposto dalla Regione Piemonte.
Ciascuna struttura potrà utilizzare i fondi per interventi di manutenzione straordinaria, messa in sicurezza, risparmio energetico e fruibilità degli stabili (nel caso in cui l’attività si svolga in un edificio di proprietà pubblica); sostenere i costi di gestione per consolidare al rete dei servizi educativi per l’infanzia; ridurre le tariffe per l’accesso ai servizi; sostenere i costi di gestione per favorire la fruizione dei servizi ai bambini diversamente abili; potenziare i servizi delle sezioni primavera per superare progressivamente gli anticipi all’iscrizione alla scuola dell’infanzia.
Gli asili privati
I soggetti privati (asili nido, baby parking, nido in famiglia) destinatari dei finanziamenti dovranno stipulare una convenzione con il Comune. Il comune erogherà il 60% del finanziamento spettante alla firma della convenzione; la struttura beneficiaria dovrà utilizzare i fondi entro il 31/12/2021 e dovrà rendicontare al Comune l’utilizzo degli stessi, entro marzo 2022. Il Comune inoltrerà la rendicontazione in Regione ed erogherà la rimanente parte del finanziamento spettante.
Il nido comunale
Al nido comunale, con i suoi 42 iscritti, spetteranno circa 46.000 euro. Saranno destinati alla parziale copertura delle spese di gestione e funzionamento e alla copertura dei costi per il mancato introito delle rette delle famiglie con bambini esentati dal pagamento della retta su segnalazione dei servizi sociali. Verranno inoltre impiegati per la copertura delle riduzioni di retta applicate per le assenze forzate del minore per accertamenti sanitari causati da Covid 19.
L’Assessore ai Servizi educativi, Alessandro Cammarata:
Le strutture che forniscono servizi alla prima infanzia hanno subito gravi ripercussioni economiche nel corso del 2020 a causa della pandemia. La misura di finanziamento varata da Governo e Regione può costituire un valido aiuto per i tanti nidi, micro nidi, baby parking e nidi famigliari presenti sul territorio, che costituiscono un servizio fondamentale per tantissime famiglie. Abbiamo già avuto un primo incontro con le strutture per spiegare le modalità di erogazione e di utilizzo di questi fondi; le strutture saranno invitate a stipulare la convenzione con il Comune perché è un’ottima occasione per consolidare l’offerta di servizi per la prima infanzia sul territorio.