A Carmagnola “Due capitani di ventura. Dal Vallo di Adriano al Po”

L’esposizione celebra le figure storiche di Francesco Bussone detto “Il Carmagnola” e il soldato scozzese Giacomo Tornabula

La storia di Carmagnola risale al 1034, così come il documento che la cita per la prima volta. Nel XII secolo fu inglobata nel Marchesato di Saluzzo.

Per la sua ricchezza economica e la sua posizione strategica, fu contesa e rivendicata dai Francesi e dai Savoia. Nel 1601, col trattato di Lione, il Marchesato di Saluzzo entrò a far parte del Ducato sabaudo, di cui Carmagnola divenne “Civitas fidelissima”.

Nel corso del XV secolo il Marchesato raggiunse il maggior splendore. Ludovico I e Ludovico II resero il loro stato ricco e fiorente, intrecciando azioni politiche che portarono floridezza nel commercio e sviluppo culturale.

La mostra

Con il sistema di alleanze e strategie diplomatiche attuate dai due principi, la Città di Carmagnola diventò una fra le più importanti del Marchesato. È stata da stimolo per individuare degli avvenimenti che permettessero di riconsegnare alla memoria collettiva degli eventi storici di rilevanza per la comunità.

Lo scorso gennaio il comune di Carmagnola ha candidato il proprio progetto al bando “Fondo per le rievocazioni storiche 2023” del Ministero della Cultura. Tale progetto è finalizzato a realizzare azioni volte a valorizzare il proprio patrimonio storico-artistico-culturale.

Si è aggiudicato il contributo ministeriale con Decreto n. 1367 del 13 settembre 2023, e si propone di rievocare eventi che ruotano attorno alle figure di Francesco Bussone e Giacomo Tornabula.

Tra le varie azioni, è prevista del progetto l’esposizione temporanea dal titolo “Due capitani di ventura. Dal Vallo di Adriano al Po”. L’ allestimento è a cura del prof. Massimo Appendino. La “mostra” vuole rievocare la storia dei due condottieri del XV secolo le cui vicissitudini sono legate a Carmagnola.

Grazie ad un altro personaggio carmagnolese, il frate agostiniano Gabriele Bucci, autore del Memoriale Quadripartitum, si è pensato di raccontare ciò che, in modo immaginario, è capitato sul finire del Quattrocento in Città.

Bucci non fece segreto delle sue simpatie per la Francia, e caldeggiò l’impresa di Carlo VIII a Napoli. Fu anche mecenate: fece realizzare una pala d’altare per la chiesa di S. Agostino di Carmagnola e il portale in marmo che commissionò ad Amedeo da Settignano.

Si è immaginato che il frate, rientrato da Pavia nel convento di S. Agostino di Carmagnola negli anni Settanta del Quattrocento, sia stato testimone di alcuni fatti che coinvolsero la città quando morì il Tornabula. Il soldato scozzese morì a Carmagnola nel 1496 dopo essere tornato da Napoli, forse a causa delle ferite riportate nella battaglia di Fornovo.

L’appartenenza di Giacomo a un alto lignaggio e i suoi legami con Carlo VIII sancirono che la comunità gli tributasse gli onori dovuti ai grandi capitani e, nell’impossibilità di ricondurre le sue spoglie in patria, queste dovessero riposare nella chiesa di Sant’Agostino. Un noto scultore, Amedeo da Settignano ne scolpì la lapide tombale.

Si è pensato di immaginare e rievocare una veglia funebre predisposta per il Tornabula. Torna alla mente del Bucci il concittadino Francesco Bussone, noto come “il Carmagnola”. Il capitano di successo subì un destino tragico: fu decapitato in piazza San Marco a Venezia in seguito al sospetto di avere tradito la Serenissima. Le sfortunate vicissitudini del Bussone ispirarono anche Alessandro Manzoni nella sua prima tragedia intitolata “Il conte di Carmagnola”.

I costumi utilizzati sono del Gruppo Teatro Carmagnola, di alcuni cittadini carmagnolesi che si sono resi disponibili a fornirli per l’esposizione.

Viene realizzato il podcast intitolato “Io fra’ Gabriele Bucci da Carmagnola mi ricordo che…” che permetterà di sentire il racconto di Gabriele Bucci, testimone del triste avvenimento del settembre 1496.

Il Sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio «Questo progetto mira a far rivivere la memoria di questi due protagonisti storici. A valorizzare il patrimonio storico-artistico-culturale di Carmagnola e aumentare la consapevolezza delle nuove generazioni sulla rilevanza della conoscenza del passato nella costruzione di un futuro migliore. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla ideazione e alla realizzazione di questa iniziativa».

Informazioni utili

L’inaugurazione dell’esposizione è programma sabato 11 novembre alle ore 20.30 presso la Chiesa di Sant’Agostino. Sono previste animazioni e brevi pièce teatrali presso il Palazzo del Municipio a partire dalle ore 21.00. Le animazioni sono a cura degli allievi ed ex-allievi dei Laboratori teatrali dell’IISS Baldessano Roccati e della Compagnia del Buon Teatraccio.

Le pièce teatrali verranno riproposte anche il giorno seguente in occasione della Festa di San Martino, domenica 12 novembre, tra le ore 15 e le ore 18, presso il Palazzo del Municipio.

L’esposizione sarà visitabile sino all’8 dicembre 2023. Ingresso gratuito con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.00, sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 18.

Miriam Milani

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