Domenica 22 settembre riprendono le visite al piano nobile di Villa Bona. Saranno curate dal volontari di “Progetto Cultura e Turismo Carignano OdV” che accompagneranno i visitatori in un itinerario che unisce arte e storia. Le visite partiranno a intervalli regolari ogni mezz’ora dalle 14.30 alle 18.
Il cortile della Villa ospitò, nel 1833, uno zuccherificio di proprietà di un antenato di Giovanni Agnelli, il cofondatore della Fiat. Il grande edificio barocco divenne proprietà dei fondatori del lanificio Bona che sorse sopra il monastero di Santa Chiara e fu abbellito e fatto trasformare negli anni Trenta del ‘900 da Lorenzo Valerio Bona.
Nel 1931-1932, Adalberto Migliorati, pittore romano ma perugino di origine, dipinse a tempera d’uovo tre delle stanze dell’appartamento. Ospitavano lo Studio, la camera da letto nuziale e la camera da letto dei bambini. Le stanze sono così impreziosite da scene tratte dal mito di Sigfrido e dalle saghe norrene, episodi della Vita della Vergine, in parte mutuate dai Vangeli apocrifi, e un volo di putti neobarocchi impreziosiscono. Curiosa è la tappezzeria dipinta del bagno, che simula un fondo marino.
Il complesso mondo culturale che ruotò attorno alla villa
Le visite organizzate lo scorso giugno, con la lettura delle poesie di Giampiero Bona, figlio di Lorenzo Valerio, hanno avuto un grande successo. I volontari di Progetto Cultura e Turismo Carignano stanno infatti riportando a galla, poco per volta, il complesso mondo culturale che ruotò attorno alla villa negli anni del fascismo. Grazie alla collaborazione di Patrizia Bona, l’ultima delle figlie di Lorenzo Valerio che abitò la villa, sono stati riversati su cd l’operetta in tre atti “La leggenda smeraldo” e quattro quadri di Gaspare Bona. Con la collaborazione del Coro “Sequere Me” di Carignano i volontari stanno riportando alla luce l’Ave Maria, sempre di Gaspare Bona.
L’ingresso a Villa Bona domenica 22 settembre è libero, con offerta per sostenere l’associazione. Per informazioni: 3333062695 – 3485479607 – 3381452945.