Lunedì 20 novembre entrano in vigore le restrizioni previste dalla legge. Incontro tra i Comuni della Zona 11 per una linea comune nel contrasto alla ludopatia
CARMAGNOLA
Salvo proroghe, lunedì 20 novembre, entreranno in vigore le restrizioni previste dalla Legge Regionale n.9 del 2016 che norma la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico. In ottemperanza alla medesima legge lo scorso anno l’Amministrazione Comunale aveva emanato apposita ordinanza per la regolamentazione degli orari di accensione delle slot machines, secondo quanto concordato con i Comuni appartenenti alla Zona Omogenea 11 “Chierese-Carmagnolese”, al fine di applicare le stesse misure di contrasto alla ludopatia.
Lunedì 20, novembre, a distanza di 18 mesi dall’emanazione della Legge Regionale, entrano in vigore le restrizioni previste dall’articolo 5 che prevede, nei Comuni di dimensioni superiore a 5.000 abitanti, che gli apparecchi da gioco non possano essere collocati in locali e pubblici esercizi che si trovino ad una distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili quali edifici scolastici, centri di formazione, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori, istituti di credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati, movicentro e stazioni ferroviarie.
Gli esercenti titolari dei locali che rientrano nell’applicazione della norma dovranno pertanto adeguarsi alle disposizioni e rimuovere gli apparecchi da gioco.
I Comuni afferenti alla Zona Omogenea “Chierese-Carmagnolese” della Città Metropolitana di Torino si incontreranno giovedì 23 a Chieri per discutere anche del contrasto alla ludopatia e sull’applicazione della legge. “Come già lo scorso anno”, commenta il Sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, “ci confronteremo con i Sindaci del territorio per condividere misure di contrasto alla ludopatia e l’applicazione della normativa. Resta comunque il fatto che, salvo proroghe o modifiche alla Legge Regionale, i titolari di pubblici esercizi nei quali sono installati dispositivi di gioco d’azzardo che si trovino nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili dovranno rimuovere le macchine. Sarà comunque utile confrontarsi con gli altri comuni”.