CAVOUR
Tre giorni dedicati alla carne, quella Piemontese, quella di eccellenza e di qualità, quella che ha ricevuto di recente la certificazione europea “IGP” di origine protetta.
La “Carne di Razza Piemontese” che va in scena venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 aprile, con la manifestazione “Cavour, Carne di razza Piemontese”, la rassegna cavourese che da diciotto anni esalta la filiera dell’Oro rosso.
Con oltre cento allevamenti disseminati nelle campagne ai piedi della Rocca, Cavour è il comune della provincia di Torino (e il secondo in Italia alle spalle di Cuneo) con il più alto numero di capi di Piemontese allevati. Una piccola capitale di questo fondamentale prodotto alimentare, che fa dell’alta qualità, della bontà e dell’eccellente rapporto prezzo-qualità uno dei fiori all’occhiello del vasto panorama alimentare italiano. Filiera dell’allevamento, macellerie aperte, menù nei ristoranti e agriturismo, piatti sotto l’Ala del gusto, visite guidate al centro storico e alle cascine aperte, bancarelle e fiera di primavera. Gli ingredienti per una rassegna all’insegna della qualità ci sono tutti.
Ideata nel 2000 dal Comune, la manifestazione è ora organizzata con la collaborazione della Pro Cavour, dell’Ara, di allevatori, macellai, ristoratori, commercianti, alle associazioni di categoria, agli enti istituzionali. La Pro Cavour, come lo scorso anno, seguirà la parte gastronomica della manifestazione e con il Comune rafforzerà la collaborazione per cercare di portare in piazza una tre giorni ricca di eventi e iniziative. La mostra regionale di Piemontese, che coinvolgerà oltre venticinque allevatori del territorio sarà allestita in collaborazione con l’associazione regionale allevatori e con otto comuni del territorio (Bagnolo Piemonte, Barge, Bibiana, Bricherasio, Campiglione Fenile, Garziglia, Macello e Osasco) e porterà in piazza un centinaio tra i migliori capi di Piemontese.
L’Ala del gusto, in piazza Sforzini, sarà ancora una volta il fulcro gastronomico della manifestazione. E i protagonisti saranno i ristoratori macellai di Cavour, pronti a presentare i migliori tagli di carne, rigorosamente di razza Piemontese, con un menù ricco e variegato che andrà dal bollito alla carne cruda. La qualità della carne e dei patti di Piemontese verrà esaltata anche dai ristoratori locali, con i menù della carne, proposti per l’occasione.
Dice il Sindaco di Cavour Bertone: “Come magistralmente da anni ci insegna la Procavour con Tuttomele, non è la forza che fa l’unione, ma l’unione a rendere più forte un territorio. Attraverso sinergie e percorsi condivisi con i comuni, le associazioni, gli enti, le aziende del territorio vengono amplificate e moltiplicate le risorse, le eccellenze e le valenze territoriali. È un percorso lento, ma che con una crescita continua, uno scambio comune di idee e progetti, può portare lontano. Ringrazio la Procavour e la sua squadra per l’imprescindibile supporto offerto anche quest’anno al Comune”.
Aggiungono gli Assessori all’Agricoltura e Commercio Scalerandi e Chialvetto: “Mai come quest’anno sarà così numerosa la presenza degli allevamenti del territorio. Oltre venti gli allevatori presenti, i quali esporranno il meglio delle loro aziende, dai piccoli vitelli ai grandi buoi, dalle manze ai tori pluripremiati, grazie al prezioso contributo dei Comuni, delle associazioni di categoria, dell’ARA, che collaborano nella realizzazione dell’evento. A corollario della mostra, sarà possibile ammirare i piccoli animali da cortile, proposti dalle aziende bagnolesi, e visitare due splendidi esempi di moderne aziende agricole specializzate nella zootecnia con il progetto “Cascine aperte”. L’invito finale è rivolto alle famiglie, affinché scoprano con i loro occhi le bellezze della nostra zootecnia, e ai tanti macellai della regione, che invitiamo a conoscere personalmente le caratteristiche dei nostri allevamenti.”
Mentre il Presidente della PROCAVOUR, Giancarlo Cangialosi conclude pone l’accento sulle polemiche sul consumo della carne rossa e ribadisce: “Scendiamo in campo con la nostra “Ala del Gusto” per accogliere con adeguati menù gli ospiti di “CAVOUR, Carne di razza piemontese”. E’ una sfida con noi stessi, con il tempo, con i luoghi comuni che in questi anni cercano di rovinare un mercato basilare
per la nostra economia ma anche per l’equilibrio della alimentazione. I tentativi di demonizzare la carne rossa devono infatti essere ricondotti nel loro giusto alveo: la carne rossa non fa male, anzi il suo contenuto proteico valorizza ogni dieta, fanno male solo il cattivo uso o l’abuso e la cattiva carne“.
Particolarmente interessante l’iniziativa proposta dai ristoratori cavouresi che, nei giorni precedenti la manifestazione, hanno aperto le porte delle loro cucine e dei loro locali alle scolaresche di Cavour, per tenere delle vere e proprie “lezioni di gastronomia”, che spaziano dalle nozioni su come funziona un ristorante, a come si imbandisce un tavolo, dalla scelta delle carni migliori per la preparazione dei piatti, alla scoperta delle ricette tradizionali e dei “segreti” in cucina.
Mostre e spettacoli, tra cui l’esposizione dei Bruderini, e le visite alle cascine aperte faranno da corollario alla rassegna.