Assegnata al parco del Monviso la carta europea del turismo sostenibile. Marengo: punto di partenza per la promozione ambientale e turistica della zona
SALUZZO
Un importante risultato per il Parco del Monviso: Europarc Federation ha infatti comunicato all’Ente l’assegnazione della “Carta Europea del Turismo Sostenibile”, riconoscimento a cui il Parco e il territorio hanno intensamente lavorato per oltre un anno. La cerimonia di consegna, a cui parteciperà il presidente del Parco Gianfranco Marengo, si terrà il prossimo 7 dicembre a Bruxelles, presso la prestigiosa sede del Parlamento Europeo.
«Questo riconoscimento – commenta Marengo – è il frutto di un percorso iniziato nel 2015 che ha visto il coinvolgimento e l’impegno attivo degli attori del territorio e rappresenta non un traguardo, ma il punto di partenza per la promozione ambientale e turistica di un’area che riconosce nel Monviso la sua identità».
Dopo il riconoscimento Unesco, la Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso ha indicato nel turismo sostenibile uno dei suoi assi strategici: la Carta è lo strumento scelto per portare avanti questo obiettivo. Il coinvolgimento del territorio, attraverso 3 forum plenari, 6 tavoli tecnici tenuti in tre sedi (Dronero, Brossasco e Revello) per favorire al massimo la partecipazione degli operatori territoriali, si è tradotto in un piano d’azione che conta 69 proposte concrete di turismo sostenibile, con 70 soggetti coinvolti, di cui 13 pubblici e 57 privati, per un valore stimato, tra costo monetario e valorizzazione dell’impegno personale, di oltre 1,3 milioni di €.
A maggio, la verifica di Europarc ha evidenziato come punto di forza il coinvolgimento del territorio, nonostante l’ampiezza dell’area coinvolta (57 comuni): un territorio consapevole della propria identità, ma che ancora fatica a proporsi sul mercato turistico. La carta rappresenta l’opportunità per fare un salto di qualità e presentarsi ai turisti come un unico soggetto che fa della sostenibilità il suo fiore all’occhiello. La bellezza del paesaggio, la ricchezza culturale, storica e artistica, la biodiversità sono state indicate come il valore aggiunto da promuovere e valorizzare. Le proposte, concrete e consapevoli, presenti nel piano d’azione, rappresentano, secondo la valutazione di Europarc, la base su cui lavorare per implementare nel territorio del Monviso un turismo che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
Il valutatore di Europarc, Jacques Decuignieres, ha inoltre evidenziato quelle che sono le criticità su cui occorre mantenere alta l’attenzione, osservazioni peraltro già emerse nel rapporto diagnostico che a maggio dello scorso anno è stato presentato al Forum plenario. Innanzitutto l’aspetto legato alla marginalità delle aree montane: lo spopolamento e l’accessibilità delle zone alpine rappresentano un problema che occorre tenere ben presente nelle scelte strategiche legate alla Carta. Le valli del Monviso e la pianura del Po sono già interessate a fenomeni turistici, anche rilevanti in alcune zone: occorre migliorare il monitoraggio di tali flussi e del gradimento dei visitatori, per ottenere delle analisi condivise che siano le basi per le successive progettazioni. Inoltre, il turismo, per essere davvero sostenibile, deve prevedere delle proposte per tutti i target, anche per le persone che presentano particolari esigenze.
Alla presentazione dell’importante traguardo in conferenza stampa all’Antico Refettorio di San Giovanni a Saluzzo hanno partecipato, oltre al Presidente e al Direttore del Parco, il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni e la presidente del Comitato di Valutazione della Carta di Europarc, nonché ex direttrice del Parco Alpi Marittime, Patrizia Rossi.
«È intenzione del Parco – ha chiuso Marengo – continuare con il ruolo di regia e di animatore territoriale per contribuire a consolidare la crescente offerta turistica del nostro territorio che ha trovato in “MOVE“ una sintesi estremamente efficace. La Carta ci permette di entrare a fare parte di un network di aree protette con le quali sarà interessante scambiare buone pratiche e lavorare insieme per incrementare l’offerta di turismo sostenibile europea».
«Questo riconoscimento – commenta Marengo – è il frutto di un percorso iniziato nel 2015 che ha visto il coinvolgimento e l’impegno attivo degli attori del territorio e rappresenta non un traguardo, ma il punto di partenza per la promozione ambientale e turistica di un’area che riconosce nel Monviso la sua identità».
Dopo il riconoscimento Unesco, la Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso ha indicato nel turismo sostenibile uno dei suoi assi strategici: la Carta è lo strumento scelto per portare avanti questo obiettivo. Il coinvolgimento del territorio, attraverso 3 forum plenari, 6 tavoli tecnici tenuti in tre sedi (Dronero, Brossasco e Revello) per favorire al massimo la partecipazione degli operatori territoriali, si è tradotto in un piano d’azione che conta 69 proposte concrete di turismo sostenibile, con 70 soggetti coinvolti, di cui 13 pubblici e 57 privati, per un valore stimato, tra costo monetario e valorizzazione dell’impegno personale, di oltre 1,3 milioni di €.
A maggio, la verifica di Europarc ha evidenziato come punto di forza il coinvolgimento del territorio, nonostante l’ampiezza dell’area coinvolta (57 comuni): un territorio consapevole della propria identità, ma che ancora fatica a proporsi sul mercato turistico. La carta rappresenta l’opportunità per fare un salto di qualità e presentarsi ai turisti come un unico soggetto che fa della sostenibilità il suo fiore all’occhiello. La bellezza del paesaggio, la ricchezza culturale, storica e artistica, la biodiversità sono state indicate come il valore aggiunto da promuovere e valorizzare. Le proposte, concrete e consapevoli, presenti nel piano d’azione, rappresentano, secondo la valutazione di Europarc, la base su cui lavorare per implementare nel territorio del Monviso un turismo che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
Il valutatore di Europarc, Jacques Decuignieres, ha inoltre evidenziato quelle che sono le criticità su cui occorre mantenere alta l’attenzione, osservazioni peraltro già emerse nel rapporto diagnostico che a maggio dello scorso anno è stato presentato al Forum plenario. Innanzitutto l’aspetto legato alla marginalità delle aree montane: lo spopolamento e l’accessibilità delle zone alpine rappresentano un problema che occorre tenere ben presente nelle scelte strategiche legate alla Carta. Le valli del Monviso e la pianura del Po sono già interessate a fenomeni turistici, anche rilevanti in alcune zone: occorre migliorare il monitoraggio di tali flussi e del gradimento dei visitatori, per ottenere delle analisi condivise che siano le basi per le successive progettazioni. Inoltre, il turismo, per essere davvero sostenibile, deve prevedere delle proposte per tutti i target, anche per le persone che presentano particolari esigenze.
Alla presentazione dell’importante traguardo in conferenza stampa all’Antico Refettorio di San Giovanni a Saluzzo hanno partecipato, oltre al Presidente e al Direttore del Parco, il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni e la presidente del Comitato di Valutazione della Carta di Europarc, nonché ex direttrice del Parco Alpi Marittime, Patrizia Rossi.
«È intenzione del Parco – ha chiuso Marengo – continuare con il ruolo di regia e di animatore territoriale per contribuire a consolidare la crescente offerta turistica del nostro territorio che ha trovato in “MOVE“ una sintesi estremamente efficace. La Carta ci permette di entrare a fare parte di un network di aree protette con le quali sarà interessante scambiare buone pratiche e lavorare insieme per incrementare l’offerta di turismo sostenibile europea».