TRAIN… TO BE COOL
CARMAGNOLA
Il treno è uno dei mezzi di trasporto per eccellenza, utilizzato da milioni di persone ogni giorno per andare in ufficio, a scuola e in altri luoghi.
Per poter usufruire di questo servizio in modo corretto esistono alcune norme da rispettare per la propria sicurezza e il pericolo che si incorre nel non attenersi ad esse è elevato. In Italia, nel 2014, si ha notizia di 64 morti per coinvolgimenti in incidenti nell’ambito ferroviario e ben dieci di loro erano ragazzi sotto i vent’anni.
Le suddette morti si sono verificate per motivazioni ricorrenti: il 10% dovuto a comportamento a rischio dei viaggiatori, un altro 10% per superamento dei passaggi a livello con sbarre chiuse, il 16% per attraversamento dei binari in stazione e il 59% per presenza ingiustificata sui binari.
Al fine di stimolare nei giovani la consapevolezza dei rischi presenti nello scenario ferroviario e diffondere tra di loro la cultura della legalità e della sicurezza, sensibilizzandoli ad adottare comportamenti responsabili per la propria ed altrui incolumità, l’Ispettore Superiore Giuseppe Ardito e l’Assistente Capo Ignazio Calabrò, entrambi dipendenti della Polizia di Stato e precisamente della Polizia Ferroviaria, hanno tenuto un incontro con gli alunni del Liceo Scientifico. L’incontro rientra in un progetto ideato dal Servizio di Polizia Ferroviaria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno chiamato “Train… to be Cool”(“train” come treno, ma anche come allenamento per essere “cool”, cioè forti, in gamba).
L’intervento non si è limitato a un’attività frontale, ma è stato interattivo, ha visto infatti la partecipazione degli studenti, ed era supportato da un Power Point con slides e filmati, alcuni realizzati da ragazzi delle scuole superiori della Toscana, in modo da facilitare la spiegazione.
Gli operatori della Polizia Ferroviaria hanno illustrato i maggiori pericoli in ambito ferroviario, i comportamenti da evitare e le regole da seguire. Per aumentare la sensibilità degli alunni sono stati riportati dei fatti di cronaca riguardanti incidenti che hanno coinvolto alcuni ragazzi, morti la maggior parte delle volte. In particolare le azioni da non compiere sono: salire o scendere dal treno in movimento, utilizzare cuffiette o essere distratti nei pressi della sede ferroviaria, sedersi sul marciapiede, oltrepassare la linea gialla, avventurarsi nelle zone interdette, attraversare i passaggi a livello con sbarre chiuse o non completamente alzate, lanciare oggetti contro i treni, danneggiare e imbrattare i treni, posizionare oggetti lungo i binari e azionare indebitamente i pulsanti di emergenza.
L’incontro è terminato con un questionario di gradimento finale anonimo.
Le varie tematiche affrontate non sono state trattate dal punto di vista sanzionatorio, ma con finalità di trasmettere consapevolezza ai ragazzi sulle conseguenze delle azioni, anche se si è accennato al D.P.R. (Decreto del Presidente della Repubblica) 753/1980, in cui sono presenti tutte le sanzioni e le leggi da seguire e che è importante conoscere se si viaggia con frequenza sul treno.
Francesco Cassai