CUNEO
Lavori socialmente utili da parte dei richiedenti asilo presenti a Cuneo
È partita in questi giorni l’attività di lavoro socialmente utile da parte dei richiedenti asilo presenti a Cuneo. Al momento tre persone, ospiti di una comunità gestita dalla Cooperativa Fiordaliso, hanno iniziato con degli interventi di giardinaggio a Borgo San Giuseppe, affiancati da personale comunale dell’ufficio verde pubblico. Prossimanamente altri richiedenti asilo inizieranno nuove attività.
Lo svolgimento di tale servizio è stato reso possibile attraverso un protocollo d’intesa firmato nel settembre scorso con la Prefettura di Cuneo circa la sperimentazione di percorsi educativi di accoglienza ed integrazione dei migranti, cui è seguita una convenzione stipulata con le cooperative sociali Momo e Fiordaliso, strutture che già effettuano l’accoglienza e dove sono ospitati i profughi, le quali si occupano del tutoraggio e della parte operativa del progetto, e con l’associazione di volontariato “Amici Case del Cuore”, cui i richiedenti aderiscono.
Le attività da svolgere sono state individuate tra quelle che possono dare maggiore vantaggio alla collettività, che non richiedono specializzazione e comunque cercando di assecondare capacità, attitudini, professionalità e intenzioni dei migranti. Fondamentale in tal senso è stata la condivisione con i comitati di quartiere per le attività da svolgere nel luogo dove i richiedenti asilo abitano, nell’ottica della miglior integrazione possibile con il quartiere che li ospita. Per poter svolgere i lavori, i migranti hanno partecipato ad un corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro organizzato dal Comune.
«Questo è l’inizio, – dichiara l’Assessore alle Politiche sociali Gabriella Aragno – ad aprile ci sarà un nuovo corso sulla sicurezza cui parteciperanno ospiti di strutture del centro storico gestite dalla fondazione Orizzonte Speranza Onlus. I lavori socialmente utili saranno svolti sempre in accordo con il comitato di quartiere, in questo caso il Comitato Centro storico, con la stessa filosofia di “prossimità” ed integrazione con il vicinato.»
Un’immagine dei primi migranti al lavoro a Borgo San Giuseppe