LOMBRIASCO – L’applicazione dell’addizionale comunale all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) è entrata in vigore anche a Lombriasco dal 1° gennaio di quest’anno. Approvato durante la seduta del Consiglio Comunale del 26 novembre scorso, il regolamento che disciplina l’addizionale comunale, secondo il sindaco Marco Andreoli, «risponde all’esigenza di bilanciare le entrate correnti con il fabbisogno di spesa corrente, esigenza che scaturisce dalla consistente riduzione dei trasferimenti statali, dalla impossibilità di operare almeno nel breve periodo altri tagli alla spesa comunale e dalla previsione inserita nel disegno della legge finanziaria 2014 di una riduzione dei trasferimenti erariali». Il sindaco ricorda che «il federalismo fiscale comporta minori trasferimenti da un lato ed una maggiore capacità impositiva per i comuni dall’altro, che però non viene compensata da una analoga riduzione della tassazione statale. A differenza dell’IMU che agisce sui redditi fondiari, l’addizionale comunale incide sul reddito delle persone, non riguarda di fatto l’abitazione principale e agisce solo parzialmente sul patrimonio immobiliare. La possibilità di disporre dell’addizionale compensa una tassazione finora basata esclusivamente sull’elemento immobiliare. Si è coscienti che l’evasione è elemento di criticità della tassa ma l’evasione va combattuta e in questo senso ci stiamo muovendo».
L’addizionale IRPEF si applica dal primo gennaio 2014 e non è retroattiva. L’addizionale è impostata con una esenzione di 15mila euro, per andare incontro alle fasce più deboli e secondo una progressione delle aliquote e scaglioni di reddito che incide di più sulle fasce di maggior reddito. L’addizionale IRPEF dovrebbe portare un gettito di 54mila euro.
Secondo il consigliere Sorasio un modo alternativo per reperire fondi ci sarebbe: «Se abbiamo 13mila euro per la fiera e 22mila euro per gli scopi turistici, ammesso che si possa, sarebbe stato opportuno destinare una parte di quelle somme per far pagare meno tasse. Prima di aumentare la pressione fiscale sarebbe opportuno vedere se non ci sono altre alternative».
La consigliera Anna Maria Ottaviano, appoggiando la posizione di Sorasio, aggiunge che «si pagano tante tasse a fronte di servizi carenti, per cui le tasse non andrebbero pagate» ed invita l’Amministrazione ad utilizzare forme alternative alla leva fiscale.
Il regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’IRPEF è stato approvato, visto il parere favorevole del revisore dei conti, con 5 voti favorevoli e due contrari. La soglia di reddito di esenzione è di 15mila euro; per redditi tra15mila e 28 mila euro viene applicata l’aliquota dello 0,60%; per redditi tra 28mila e 55mila euro l’aliquota dello 0,70%; per redditi tra 55mila e 75mila euro l’aliquota dello 0,75%; per redditi superiori ai 75mila euro l’aliquota dello 0,80%.
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