Inaugurata venerdì 4 ottobre la sede provinciale Anpit per il cuneese ubicata a Cavallermaggiore, alla presenza dei vertici dell’associazione datoriale, con la benedizione dei locali da parte del vescovo mons. Piero Delbosco.
Tutto al femminile il vertice della sede cuneese di Anpit, che vede come presidente Mariangela Di Costanzo, vicepresidenti Giada Ranellucci e Giorgia Milanesio.
Anpit è l’Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario nata nel 2012 e presente in tutta Italia con oltre cento sedi territoriali, annoverata tra le confederazioni datoriali che curano gli interessi degli imprenditori. «Noi arriviamo dal mondo dell’impresa e abbiamo deciso di lavorare nel migliore dei modi – ha affermato il presidente Anpit Piemonte Pardo Ranellucci aprendo il convegno “Piemonte futuro” organizzato per l’occasione – Lavoriamo con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale: in questo senso la contrattazione collettiva può essere di grande supporto alla politica per raggiungere gli obiettivi».
Il convegno “Piemonte futuro”
Il convegno ha analizzato i diversi aspetti dell’intelligenza artificiale, tema di assoluta attualità nel mondo delle imprese. Sul palco sono intervenuti mons. Piero Delbosco vescovo di Cuneo e Fossano, la consigliera regionale Gianna Pentenero, il sindaco di Cavallermaggiore Davide Sannazzaro anche in rappresentanza della Provincia di Cuneo, il teologo Fulvio Crivello dell’Opera Cenacolo Familiare, il segretario generale Anpit Daniele Saponaro arrivato da Roma. In sala anche l’ex sindaco di Saluzzo e ora consigliere regionale Mauro Calderoni. Il convegno è stato moderato dal giornalista Simone Arminio di QN.
Mons. Delbosco ha analizzato l’aspetto umano, e pur sottolineando gli indubbi vantaggi nell’ambito della ricerca, ritiene che l’intelligenza artificiale debba essere e rimanere uno strumento, per lasciare l’uomo al centro.
Gianna Pentenero (consigliere regionale PD) ha affrontato il tema dal punto di vista politico, ritenendo essenziale trovare il giusto rapporto tra intelligenza artificiale e uomo e interrogarsi sul futuro dei lavoratori che saranno lasciati da parte perchè alcuni ruoli verranno sostituiti dall’intelligenza artificiale.
Davide Sannazzaro ha analizzato la situazione dal punto di vista dell’Amministrazione pubblica, che ritiene sia un passo indietro per cui la sfida è la modernizzazione.
Il teologo Fulvio Crivello ha presentato un excursus sui grandi personaggi dell’Umanesimo per far presente che mai l’intelligenza artificiale potrà eguagliare la profondità del pensiero umano.
Daniele Saponaro, segretario generale ANPIT, ha infine toccato il punto di vista delle aziende, dove l’intelligenza artificiale può effettivamente essere di supporto ad esempio nella velocità di analisi dei dati. Ha citato anche dei dati sul rapporto tra nuove tecnologie e posti di lavoro: «Negli ultimi 80 anni – ha riferito – i posti di lavoro generati dalla tecnologia sono stati il doppio di quelli che sono andati a rimpiazzare».