L’ex studente IFSE come ospite del festival per promuovere la cucina torinese
Dal 21 al 24 settembre Chicago ha ospitato un’importate kermesse dedicata alla gastronomia internazionale: il Chicago Goumet Festival. La città di Torino e quella di Chicago fanno parte di Dèlice Network, la rete internazionale alla quale aderiscono 26 metropoli in tutto il mondo.
L’obiettivo comune è elevare la gastronomia locale a volano economico e culturale di una destinazione turistica e creare collaborazioni tra “chef ambassadors” di differenti territori.
Tra gli chef ospiti all’evento Niccolò Giugni, ora chef del ristorante Razzo di Torino, selezionato grazie alla collaborazione tra Turismo Torino e provincia, IFSE, Città di Torino e l’Illinois Restaurant Association.
A chef Giugni il compito di promuovere la cucina torinese nel corso del festival, che ha visto il suo culmine con l’evento Grand Cru. Una cena a quattro mani realizzata da Chef Giugni insieme allo chef Fabio Viviani, un’istituzione nel mondo della gastronomia a stelle e strisce.
La loro proposta per l’evento è stata: Filetto di manzo, crema al tartufo nero, crumble di nocciole al pepe e rucola. Un piatto capace di esaltare due ingredienti simbolo del nostro territorio.
«Siamo felici che un nostro ex studente abbia rappresentato il nostro territorio ad un evento internazionale di questo calibro – ha commentato il Direttore Generale IFSE Raffaele Trovato –. Niccolò è sempre stato capace di distinguersi e a pochi anni di distanza dal termine della sua esperienza in Accademia. È uno chef affermato con la padronanza di una cucina autentica e moderna. Credo che sia stato il giusto ambasciatore della nostra cucina al Chicago Gourmet Festival. Sono fiero di lui e del suo percorso».
«Sono onorato di aver rappresentato la cucina torinese in questa importante occasione – dichiara lo Chef Niccolò Giugni – e di aver potuto condividere la mia passione per i sapori autentici con il pubblico americano. La collaborazione con lo Chef Viviani è stata un’occasione stimolante per poter unire diverse tradizioni culinarie in un’unica esperienza gastronomica».