L’Acea Pinerolese è pronta ad affermare il suo primato nell’ambito delle comunità energetiche: ne fanno parte la Chiesa Valdese e la Chiesa Cattolica, imprese, mondo dello sport e cittadini
In attesa del prossimo arrivo dei Decreti attuativi sulle CER, ha creato la prima Comunità Energetica d’Italia rinnovabile, a impatto sociale ed ecumenica.
CER Valpellice
Fondata giovedì 29 giugno, la CER si colloca territorialmente nel Pinerolese, in Piemonte, nella Val Pellice. Valle che parte da Bricherasio e si conclude con Bobbio Pellice. Caratterizzata da una storia di accoglienza, inclusione sociale e dove forte è la presenza della cultura della religione Valdese.
In contemporanea, si è avviata la riconversione di un sito industriale dismesso a Luserna San Giovanni dove, per settembre, nascerà un campo da padel. Rappresenterà il primo modello di struttura sportiva, efficientata energeticamente, che viene incluso in una comunità energetica. Il progetto ha avuto il patrocinio del CONI nazionale.
Realizzato da Acea Pinerolese e Tecnozenith con Progetto Energheia rappresenta un modello per tutte le strutture sportive indoor d’Italia. Un modo per coniugare i valori dello sport ad azioni concrete per il risparmio energetico, l’efficienza e conversione alle energie rinnovabili per sostenere il fabbisogno degli impianti sportivi.
Alcuni dettagli
La CER Val Pellice realizzata da Acea Pinerolese Energia con Progetto Energheia, insiste su un territorio di 11 comuni, con oltre 37mila abitanti ed una superficie complessiva di circa 440 kmq. Il territorio è di tipo collinare e montano con presenza di impianti di produzione idroelettrica ed un impianto di produzione in cogenerazione a biomasse legnose.
Caratterizzata da industrializzazione e un buon afflusso turistico con accoglienza diffusa e buone strutture per lo sport di base. La peculiarità socio-culturale della Comunità Energetica è caratterizzata dall’esistenza di due confessioni religiose (Valdese e Cattolica) che hanno determinato la presenza di strutture di assistenza e cura della persona.
La CER mira a diventare il centro propulsivo della Comunità in senso lato, per raggiungere l’integrale soddisfacimento dei fabbisogni energetici da parte di fonti di energia rinnovabili. L’obiettivo è creare gli strumenti per favorire gli investimenti in impianti di produzione e ridurre i fabbisogni attraverso un uso razionale e responsabile dell’energia.
All’interno della comunità verranno ospitate stazioni di ricarica per gli autoveicoli per massimizzare il consumo di energia scambiata sul posto e ottimizzare il ruolo della comunità energetica.
«Una comunità energetica che rappresenta il primo modello in Italia di questo genere per gli obiettivi che si prefigge e per gli attori che coinvolge. Comunità che possa trasformare il concetto di comunità energetica, in quello di una comunità sociale e di condivisione di buone pratiche. Diventa essa stessa modello di inclusione e di educazione. – afferma l’Ing. Francesco Carcioffo Amministratore di Acea – . Nasce così un nuovo paradigma che vede protagonista la multiutility pinerolese Acea nel panorama nazionale della transizione energetica e dell’ambiente. Mette al centro il cittadino, il risparmio economico e di risorse e l’attenzione al territorio nel quale viviamo. Nonché le ricadute sociali che ne derivano dal reinvestire risorse risparmiate dalle bollette in nuova energia sociale».