Il Consiglio comunale di Rifreddo ha approva la variante al Piano per l’assetto idrogeologico (PAI). Una tappa fondamentale per la tutela del territorio e per la realizzazione del nuovo Polo scolastico da quasi 3 milioni di euro
Un Consiglio breve ma davvero importante quello tenutosi mercoledì 5 aprile nel piccolo comune di Rifreddo in Valle Po. Lo stesso, infatti, ha approvato la variante al Piano per l’assetto idrogeologico (PAI) del Piano Regolatore Generale Comunale.
«Si tratta – ha commentato soddisfatto il primo cittadino Cesare Cavallo – di una tappa fondamentale per la tutela del territorio e per la realizzazione del nuovo Polo scolastico da quasi 3 milioni di euro. La Regione Piemonte, infatti, richiede questo passaggio per poter costruire in determinate aree che potenzialmente potrebbero essere interessate da fenomeni alluvionali». In pratica il comune ha dovuto fare uno studio geologico sull’intero territorio comunale e classificarlo imponendo in alcuni casi vincoli sulle nuove costruzioni che si andranno a realizzare. Vincoli che possono essere di ridotta portata come per esempio nell’area del nuovo Polo scolastico dove non sarà possibile realizzare interrati, fino ad arrivare a vincoli molto stringenti come quelli a ridosso dei rii dove non verranno permesse nuove costruzioni.
Per il nuovo polo scolastico l’Amministrazione appalterà i lavori entro il 31 maggio. Se non ci saranno particolari problemi, dopo le ferie estive le ruspe potranno cominciare ad operare sul cantiere.
Il Consiglio comunale ha anche approvato la concessione alla parrocchia San Nicolao di Rifreddo di un contributo per il recupero della “Chiesa vecchia”.
«Come già fatto l’anno scorso – ha spiegati il sindaco – ci avvaliamo della possibilità concessa dalla Legge Regionale del Piemonte n.15. Destiniamo una parte degli oneri di urbanizzazione secondaria pagati dai cittadini ad opere sugli edifici di culto. Si tratta di 5mila euro che aiuteranno la Parrocchia durante i lavori di recupero del pavimento della bella chiesa di San Nicolao. Ma soprattutto consentiranno all’ente religioso di accedere al percorso per i finanziamenti regionali».
