Racconigi, alla pinacoteca Levis Sismonda inaugura la mostra di Moira Franco

La mostra personale di Moira Franco “Emersioni trascendenti” inaugura domani, sabato 8 ottobre alle ore 17, alla pinacoteca Levis Sismonda di Racconigi. Le sale di piazza Vittorio Emanuele II ospiteranno una selezione di importanti lavori dell’artista cuneese. Viene così illustrato il percorso espressivo realizzato nel corso degli ultimi sette anni, dalle grandi tele ai lavori su agenda.

La mostra, ideata da Anna Cavallera, presenta i lavori appartenenti al ciclo pittorico “Iceberg”- volti del cuore immersi come ghiaccio nell’acqua, fluidi lattiginosi e simbolici – alternati alle opere delle serie “La que sabe”, “Martin of the sky” e “Ordo amoris”. Qui l’attenzione di Moira Franco si sofferma sui volti, definiti con la penna a sfera, la biro Bic, ora unita all’acrilico o all’acquerello, ora al bitume o al pastello. In queste opere, prepotente per l’artista è l’attrazione per la figura umana per il volto e le sue straordinarie ed intense gamme espressive.

Orari

La mostra è aperta fino al 4 dicembre 2022: sabato ore 14.30 – 18.30; domenica ore 10 – 18.30.

Visite guidate su prenotazione. Possibilità di aperture straordinarie su prenotazione per gruppi e scolaresche.

Info: Ufficio turistico di Racconigi (visitracconigi@gmail.com – 392/0811406); Associazione Culturale Carlo Sismonda APS (associazionesismonda@gmail.com). Sito: www.pinacotecalevisismonda.it.

La rassegna è patrocinata dalla Regione Piemonte e dal Comune di Racconigi. E’ organizzata dall’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, con il contributo di Fondazione CRT e la collaborazione di Progetto Cantoregi, SOMS e Tonicadv s.n.c.

La presentazione di Anna Cavallera

Spiega Anna Cavallera, curatrice della mostra e direttrice della Pinacoteca civica Levis Sismonda: «La ricerca espressiva di Moira Franco si concretizza nei ritratti e negli autoritratti di profondo spessore psicologico, affiancati da realtà oggettuali, da uno scomposto campo simbolico. Il suo cammino stilistico, complesso e raffinato, esalta contemporaneamente la disegnatrice “cantadora”, assecondando volumi e colorismo.

Non troviamo restituzioni, copie o prototipi classici, né stilemi riesumati dal passato. La fantasia, l’estro, il vero specchiato dell’anima e dello sguardo della Franco diventano protagonisti. Il ductus passa e ripassa, definisce, scurisce, alleggerisce, ricerca volume, trasforma elementi anatomici in volti unici e riconoscibili che emergono da universi sommersi, dal ventre alla pelle, attraverso la meraviglia delle rughe, la luce e le ombre.

Accanto, la grammatica dell’inconscio traccia figure alchemiche di animali selvatici, costellazioni geometriche, organi umani ed immagini archetipe che trascendono il visibile andando incontro ad dimensioni sapienziali ed ancestrali: tracce, metafore surreali che traducono profondi universi interiori, composizioni armoniche tra cromatismi evanescenti e lumeggiate trame epidermiche».

Il sindaco Oderda: puntiamo sulla valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea

«Per la Città di Racconigi è una grande soddisfazione poter proseguire la stagione espositiva dedicata all’arte contemporanea messa in campo dalla Pinacoteca civica Levis Sismonda, con l’inaugurazione dell’esposizione dedicata a Moira Franco – commenta Valerio Oderda, sindaco di Racconigi – Dopo il successo della mostra personale dell’artista racconigese Giancarlo Giordano, la rassegna “Emersioni trascendenti” rappresenta una felice occasione per indagare una delle personalità artistiche più apprezzate del territorio. Una pittrice di grande talento e straordinaria capacità espressiva. Che da tempo è invitata ad esporre presso note istituzioni culturali non solo italiane, ma anche internazionali.

La Città di Racconigi punta sulla tutela, sulla promozione e valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea quale fattore di sviluppo sociale e mi auguro che questa mostra possa costituire un’occasione di accrescimento culturale, soprattutto per le nuove generazioni».

Moira Franco

Moira Franco (Cuneo, 1978), si è diplomata in Pittura con 110 e lode presso l’Accademia di Belle Arti di Torino nel 2002 e possiede lo spirito errante di un’artista che ha deciso di risiedere in montagna, tra le brezze alpine.

Sin da quand’era una giovane pittrice esordiente ha sempre dimostrato di privilegiare scelte anche scomode, ma aderenti al suo modo di essere e pensare.

Come una rondine pellegrina si è spostata da Manta ad una malga del Trentino per accudire le mucche. E da lì in una frazione di Rore, la borgata Puy d’Amoun nell’alta Valle Varaita.

Dopo una permanenza a Barcellona, ha scelto Oncino e la Valle Po, quindi la borgata Losasse di Paesana, tra boschi e prati innevati. Un rifugio affacciato su tetti d’ardesia con uno sguardo esclusivo e privilegiato sul Monviso. Qui continua a dedicarsi con passione al disegno e ai suoi ritratti.

redazione

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