Il libro sulla storia di David Rizzio, amante di Maria Stuarda

Durante la presentazione, i brani del folklore scozzese scritti da Rizzio sono stati eseguiti dai musicisti dell’Apm di Saluzzo

Tutto esaurito nella grande pagoda al parco del Santuario di Moretta per la presentazione del libro Il musico David Rizzio, una storia ritrovata, di Davide Riccio. «Grazie all’amico Carmine Bonino – ha ricordato il sindaco Gianni Gatti – venni a scoprire quasi per caso la vicenda di Rizzio, e da lì arrivai alla scoperta di un omonimo torinese, Davide Riccio, che ne aveva curato una ricerca storica. Così è nata l’idea di produrre una pubblicazione che ne ripercorresse le vicende storiche».

Alla presentazione erano presenti il presidente della Provincia Luca Robaldo, il sindaco di Savigliano Antonello Portera, i rappresentanti dei Comuni di Octavia, il consigliere regionale Matteo Gagliasso. Sono intervenuti oltre all’autore Davide Riccio anche Carla Coccolo e Sergio Soave.

Le vicende in cui fu coinvolto David Rizzio

Il libro racconta la vicenda del pancalierese Davide Rizzio, che nel sedicesimo secolo dalla corte del Marchese di Moretta partì per la Scozia con una delegazione papale. Divenne musico di corte, segretario personale e, con ogni probabilità, amante della regina di Scozia Maria Stuarda. La relazione lo portò ad una morte sanguinosa: Rizzio fu ucciso infatti con 57 coltellate, in una congiura ideata dal marito di Maria Stuarda.

Si narra che ancora oggi nel castello di Edimburgo si aggiri il fantasma del musico di Moretta e sembrerebbe che il primogenito di Maria Stuarda e futuro primo re di Inghilterra e Scozia, Giacomo II, fosse in realtà nato dalla relazione di Maria Stuarda con Davide Rizzio. «Se così fosse – ha sottolineato lo storico Sergio Soave, che ha curato la prefazione del volume – ancora oggi nel sangue di Carlo, re d’Inghilterra, scorrerebbe qualche goccia di sangue morettese».

La musica di Rizzio

L’importanza di Rizzio è in realtà legata soprattutto ad alcune ballate di musica popolare scozzese da lui trascritte e ai brani da lui ideati, ancora oggi tra i più noti del folklore scozzese. A fine pomeriggio alcuni pezzi sono stati eseguiti dagli allievi del corso Obiettivo Orchestra dell’Apm di Saluzzo, tra cui il noto Valzer delle Candele.

A conclusione, si è tenuta la cena rinascimentale nella struttura allestita nel parco del Santuario.

redazione

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