Una Fiera che torna alla tradizione e che coinvolge e valorizza tutto il territorio chierese. Da venerdì 5 a martedì 9 novembre, la Città di Chieri ospita la 43° Fiera Nazionale di San Martino, evento organizzato dall’amministrazione locale in collaborazione con la Pro Loco Chieri, e che vede come protagonisti il mondo agricolo e i prodotti enogastronomici locali.
La Fiera sarà inaugurata sabato 6 novembre, alle ore 16, in piazza Cavour, alla presenza del Sindaco Alessandro Sicchiero, dell’assessore alla Cultura Antonella Giordano e del Presidente della Pro Loco Chieri Piero Tamagnone.Nell’occasione sarà presentata la cartina “Anelli di Chieri-il Cammino di Don Bosco”.
Una Fiera diffusa, che si snoda lungo tutta la città, con diversi cuori pulsanti:
1): piazza Cavour: PRO LOCO DEL CHIERESE IN FESTA: l’area riservate alle Pro Loco del Chierese che prepareranno i piatti tipici dei nostri territori (saranno presenti le Pro Loco di Chieri,Andezeno, Arignano, Buttigliera d’Asti, Cambiano, Carmagnola, Marentino, Pecetto, Pino Torinese, Riva presso Chieri, Santena e Villastellone);
2) piazza Umberto I: PIAZZETTA DEL TERRITORIO: i banchi di produttori del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese;
3) via Vittorio Emanuele II: MERCATO DELLE ECCELLENZE PIEMONTESI ED ITALIANE, Mercatino delle Associazioni di Categoria e Mercato in Cascina: degustazione e vendita delle migliori produzioni enogastronomiche;
4) strada campo Archero: FIERA AGRICOLA: mostra di trattori d’epoca e di attrezzature e macchine agricole;
5) Movicentro: FATTORIA DIDATTICA: con animali da cortile e attività per famiglie;
6) area di piazza Europa (via Vittorio Emanuele II, via Roma, via Vittone): MERCATONE DELLA FIERA: esposizione e vendita di prodotti di ogni genere;
7) area ex Tabasso, PALAFIERA DI SAN MARTINO: spazio spettacoli.
«Questo è il momento giusto per scommettere sul territorio, e sono davvero soddisfatto di vedere la Fiera Nazionale di San Martino, pur dovendo rinunciare all’esposizione bovina, tornare alla tradizione che vedeva protagonista il mondo dell’agricoltura-commenta il Sindaco Alessandro Sicchiero-Una Fiera davvero di territorio, con il coinvolgimento di tante Pro Loco e dei produttori del Distretto del Cibo. Piazza Cavour diventerà la “piazza delle Pro Loco”, piazza Umberto I la “piazza del Distretto”, per valorizzare al meglio i prodotti delle nostre zone, secondo una logica di “rete”. Il nostro è un territorio con una forte vocazione agricola, enogastronomica e paesaggistica, con tante eccellenze agro-alimentari e prodotti tipici, ma per promuoverle in modo efficace è indispensabilefare ‘gioco di squadra’, serve una stretta e continua collaborazione tra amministrazioni locali, Pro Loco e associazioni di categoria, imprenditori, produttori, coltivatori, allevatori e Fondazioni. La Fiera di San Martino non è la fiera “di Chieri”, è la fiera del Chierese, ci apriamo ad altri Comuni, perché non si cresce isolandosi, si cresce collaborando, si cresce insieme».
La Pro Loco
«L’edizione 2021 della Fiera Nazionale di San Martino presenta tante novità, dal coinvolgimento delle Pro Loco del Chierese alla partecipazione dei produttori del Distretto del Cibo alla Fattoria Didattica-aggiunge l’assessore Antonella Giordano-ma tra le novità mi piace evidenziare le quattro serate di spettacoli ospitati nella tensostruttura allestita nell’area ex Tabasso, con un programma che sarà apprezzato soprattutto dai più giovani, che devono sentirsi protagonisti di questo evento così importante per Chieri e il chierese, una Fiera dalle salde radici nella tradizione ma che guarda al futuro. Torneranno gli Explosion che tanto successo hanno riscosso al Settembre Chierese, ospiteremo il rapper Shiva, oltre a dj set e al progetto Drum Theatre. Inoltre, sarà anche l’occasione per apprezzare le tante bellezze di Chieri: tutti i musei saranno aperti, dalla MAC al Centro Visite Don Bosco, dal Museo del Tessile all’Imbiancheria del Vajro e le altre sedi che ospitano “Tramanda”».
«La fiera di San Martino rappresentava la fine dell’anno agrario, era il momento dei rinnovi di tutti i contratti agricoli e l’occasione per fare provviste per gli inverni rigidi di quei tempi-racconta il presidente Piero Tamagnone-Quella di San Martino è una tradizione senza età, un momento topico per le campagne del Chierese e dal 1957 la Pro Loco di Chieri ha cercato di dare continuità a questa tradizione. Negli anni Ottanta si è trasformata in fiera commerciale, smarrendo la sua identità e relegando la fiera zootecnica ed agricola in aree periferiche slegate dal resto dell’evento. L’edizione di quest’anno segna un ritorno alla tradizione, i contadini tornano ad essere protagonisti, e soprattutto ci sono tre novità: gli spettacoli al Palafiera, la fattoria didattica ed il coinvolgimento delle Pro Loco del Chierese che tornano a Chieri con i loro prodotti e le loro tradizioni».