La storia narra che la città di Rafaela, il centro più popoloso della provincia centrale di Santa Fe, nella Pampa argentina, venne fondata nel 1881, grazie alla vendita, a una sessantina di famiglie emigrate, di una serie di lotti di terreno del latifondista svizzero Lehmann. La maggior parte di queste famiglie erano piemontesi.
Rafaela, che oggi ha 90 mila abitanti, è gemellata con Fossano. A distanza di oltre 140 anni dalla fondazione, mantiene saldi i suoi legami con il Piemonte. La scorsa settimana il console italiano onorario di Rafaela, Italo Juan Cassina, nel corso della sua visita in Piemonte ha bussato alla porta del sindaco di Moretta, Gianni Gatti.
«Come sempre accade – spiega il primo cittadino – nello sguardo degli argentini si legge un’emozione particolare quando tornano nella terra dei loro avi. Cassina conosce bene il Piemonte, ed ha approfondito una serie di ricerche per risalire alla famiglie cuneesi che diedero un contributo fondamentale alla nascita della sua città».
Cassina ne ha individuate undici in tutto. Due di queste, Podio e Oliveri, erano originarie di Moretta.
«Mi ha chiesto un sacchetto di terra di Moretta – spiega Gatti – perché vuole raccogliere una traccia di questo passato, che poi andrà a far parte di un monumento agli italiani fondatori della città».
Assieme al sacchetto, Gatti ha consegnato al console un attestato che certifica la provenienza della terra e alcuni volumi sulla storia di Moretta.