La Sogin non concede una proroga alla presentazione delle osservazioni alla proposta della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee per la collocazione del deposito unico nazionale delle scorie nucleari.
La notizia è arrivata oggi con una lettera indirizzata al vicesindaco metropolitano Marco Marocco, che aveva richiesto una proroga di 60 giorni del termine fissato nel 5 marzo.
«Siamo delusi dalla chiusura di Sogin – commentano il vicesindaco metropolitano Marco Marocco e la consigliera delegata all’ambiente Barbara Azzarà – ma non rassegnati: la partita per ottenere più tempo è nelle mani dei parlamentari e siamo certi che faranno tutti la loro parte. La stessa Sogin nella lettera di risposta ricorda che sono stati presentati molti emendamenti sul rinvio dei termini nel decreto milleproroghe e che l’iter parlamentare è in corso».
Marocco e Azzarà ricordano che tutti gli uffici interessati sono al lavoro per predisporre il materiale per far comprendere che nessuno dei siti individuati nella proposta della Carta nazionale (Carmagnola e Caluso, Mazzè e Rondissone) sono idonei: «La Città metropolitana con tutti i sindaci dei Comuni potenzialmente interessati torna a sollecitare i parlamentari del nostro territorio affinchè facciano sentire la loro voce in tempo per spostare la scadenza del 5 marzo».