Non sono piaciute al sindaco di Rifreddo, Cesare Cavallo, le limitazioni che impediscono ai cittadini di uscire dal proprio Comune nelle festività natalizie emanate con l’ultimo DPCM del governo Conte.
Cavallo, infatti, giudica i provvedimenti «ennesima discriminazione della politica romana nei confronti dei cittadini residenti nei piccoli comuni».
Scrive il primo cittadino: «Impedire ad un cittadino rifreddese di percorrere i tre chilometri che separano Rifreddo da Sanfront mentre si permette ad un cittadino di Roma di percorrerne 50 andando da sud a nord del proprio comune oltre che inaccettabile è anche fortemente in contrasto con il principio di uguaglianza».
Sempre nella missiva, il Sindaco spiega poi come gli assembramenti nei piccoli comuni, soprattutto di media valle, non siano certo all’ordine del giorno. Semmai, dice, sarebbero alcune zone digrandi città quelle in cui la mobilità andrebbe ridotta per contrastare il virus.
La difficoltà nel regolare la materia
Un j’accuse in piena regola appena attenuato dalle considerazioni sull’effettiva difficoltà nel regolare la materia e sulla necessità di mantenere grande attenzione ai comportamenti individuali.
Cavallo non si limita però alla critica. Avanza anche una soluzione.
Permettere agli abitanti dei piccoli comuni di raggiungere i famigliari residenti nel raggio di 30 chilometri dalla propria residenza indipendentemente dal fatto che si esca dal proprio comune o meno.