È un uomo di 34 anni di origini marocchine, assiduo frequentatore delle zone limitrofe alla stazione ferroviaria di Alba, la prima persona raggiunta dal provvedimento noto come “Daspo urbano” in Provincia di Cuneo.
La misura amministrativa, introdotta nel 2017 dal Ministero dell’Interno e modificata, nell’attuale previsione normativa, dai Decreti Sicurezza del 2019 e del 2020, è finalizzata alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica ed al contrasto del degrado urbano e della criminalità diffusa, per tutte quelle condotte non censurabili penalmente, ma arrecanti comunque nocumento alla sicurezza pubblica.
Il termine “Daspo”, mutuato dai provvedimenti introdotti per il contrasto alla violenza negli stadi in occasione degli incontri calcistici, identifica il provvedimento emesso dall’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza su proposta delle Forze di Polizia, volto ad interdire alcune zone della città dalla presenza di soggetti dediti al consumo smodato di alcolici o stupefacenti, all’accattonaggio molesto, al danneggiamento di beni pubblici ecc.
Nella fattispecie, infatti, l’uomo raggiunto dal provvedimento è stato più volte interessato dai controlli dei Carabinieri di Alba, chiamati ad intervenire su richiesta dei cittadini che hanno segnalato la presenza di un soggetto che appariva aver assunto alcolici e che in varie occasioni ha importunato i passanti. Su richiesta dei Carabinieri della Compagnia di Alba è quindi scattato per lui il “Daspo urbano” con il divieto di permanenza nelle aree di pertinenza della stazione ferroviaria di Alba, per un periodo complessivo di 18 mesi, in violazione del quale è previsto l’arresto.