Un “centro vaccini” provvisorio allestito grazie alla collaborazione del Distretto sanitario di Saluzzo dell’Asl Cn1 e al Comune (proprietario dell’immobile), con il via libera della direzione didattica: è stato ricavato al piano terreno della primaria «Mario Pivano» di piazza Dante a Saluzzo.
Era una soluzione richiesta da cinque dei quindici medici di famiglia di Saluzzo, per poter svolgere le vaccinazioni contro l’influenza in modo sicuro. La scelta è caduta sulla Mario Piovano, al momento non utilizzata per la didattica in quanto le classi sono state trasferite nell’ex Tribunale.
«Le vaccinazioni alla “Pivano” – dice Gabriele Ghigo, direttore del distretto per l’azienda sanitaria – sono iniziate a fine ottobre e, credo, proseguiranno fino a metà dicembre. Nella scuola elementare sono stati individuati locali ampi dove le somministrazioni possono avvenire in sicurezza, senza creare alcun tipo di assembramento, anche perché programmate a distanza di diversi minuti. Inoltre, usare un luogo diverso per i vaccini permette di proseguire le visite standard negli ambulatori dei vari medici, che a volte hanno spazi limitati, senza timori per il pericolo di contagi».
«Su richiesta del direttore Ghigo – spiega il sindaco Mauro Calderoni – ci siamo subito messi a disposizione per trovare un luogo adatto per i vaccini contro l’influenza, in queste settimane tanto delicate dal punto di vista sanitario, a causa della seconda ondata di Covid. I medici interessati hanno accolto favorevolmente la nostra proposta della “Pivano”, il personale dell’Ufficio tecnico ha lavorato per riadattare le aule e così siamo riusciti ad avviare questo servizio».
«Ho condiviso e cercato di facilitare fin da subito questa iniziativa dei medici di base – aggiunge Ghigo – che si è concretizzata in tempi rapidi grazie alla disponibilità dell’Amministrazione civica. Un format che potrebbe essere ripetuto altrove e anche per altre prestazioni che coinvolgono una comunità e non pazienti singoli e che richiedono alti standard di sicurezza, come ad esempio per i tamponi o, speriamo presto, per i vaccini contro il Coronavirus».