Una targa a ricordo del voto all’Immacolata contro il Covid-19

Amministrazione comunale e parroci presenti per l’inaugurazione in piazza sant’Agostino della lapide commemorativa del voto all’Immacolata

Lunedì 29 giugno giorno in cui la chiesa festeggia i santi Pietro e Paolo che della Collegiata di Carmagnola sono i patroni e giorno in cui ogni anno veniva ricordato il Voto che i carmagnolesi nei secoli, a partire dal 1522, fecero alla sua patrona, l’Immacolata Concezione, è stata svelata una lapide in ricordo del Voto che la Città ha fatto per chiedere aiuto alla Madonna per il Coronavirus.

Presente il sindaco Ivana Gaveglio, l’amministrazione comunale ed i tre parroci di Carmagnola don Dante Ginestrone arciprete della Collegiata, don Giovanni Manella moderatore dell’Unità Pastorale di Carmagnola e don Iosif Patrascan parroco di Salsasio, Casanova e Vallongo.

Durante la cerimonia che si è svolta in piazza sant’Agostino è stata svelata una lapide posta sul muro del liceo Baldessano – Roccati a fianco della chiesa di sant’Agostino simbolo del cuore della città e luogo in cui nei secoli sono stati proclamati i Voti all’Immacolata.

La targa ricorda il rinnovo del Voto che la Città ha fatto lo scorso 25 marzo in occasione dell’emergenza per la pandemia di Coronavirus.

Il sindaco Ivana Gaveglio ha sottolineato: “Abbiamo fortemente voluto un segno a memoria di quanto abbiamo vissuto nei mesi scorsi. Ciascuno di noi potrebbe raccontare il turbinio di sentimenti ed emozioni dai quali si è sentito travolto. Spesso ci capita di partecipare a momenti di commemorazione a ricordo di eventi passati e sempre si dice che la memoria non deve essere perduta. Questa lapide è in memoria di tutti noi che abbiamo vissuto la pandemia del Coronavirus”.

Il Sindaco di Carmagnola ha poi ricordato ciò che è accaduto a Carmagnola raccontando l’evolversi della situazione quando, durante il periodo in cui venne proclamato il Voto all’Immacolata, la città stava attraversando il momento più difficile durante la pandemia: “In quel momento avevamo solo la consapevolezza della nostra fragilità. Con il cuore gonfio di tristezza dovevo comunicare che il dato dei contagi era in crescita” – Ha poi concluso: “Questa lapide vuole essere la testimonianza oltre che della Fede, anche della grande solidarietà che Carmagnola ha saputo far emergere. Guardiamo al futuro con consapevolezza e attenzione, con fiducia e con voglia di ritrovarci insieme”.

Dopo una preghiera recitata con i parroci della città è stata poi svelata la lapide che rimarrà come segno della memoria dei carmagnolesi in questo periodo segnato dal Coronavirus.

I parroci hanno anche voluto sottolineare quanto l’importanza di pregare e di avvicinarsi a Maria non debbano essere solo legati a momenti tristi o fatti nel momento del bisogno ma che possano sempre essere mantenuti.

Ivan Quattrocchio

redazione

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